DAILY HEAVENLY MANNA
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PREGHIERA
E
non solo esso, ma ancora noi stessi, che abbiamo le primizie della
spirito; noi stessi dico, gemaimo in noi medesimi, aspettando
l’adottazione, la redenzione del nostro corpo.—Romani 8:23.
Il popolo di Dio non
devono pubblicare le loro difficoltà, lamentandosi della loro
sorte; al contrario, essi hanno il trono di grazia, e le
istruzioni della Parola di Dio che insegna loro perchè le
presenti cattive condizioni sieno permesse; e come, e quando, e
perchè è vicino il tempo in cui tutte le lagrime saranno
asciugate da tutte le facce, e non vi saranno più sospiri, nè
morte. Invece di
lamentarsi davanti al mondo dovrebbero gioire ed annunziare le
lodi di colui che ci ha chiamati dalle tenebre alla sua
meravigliosa luce. La
nostra simpatia per la povera umanità che non ha questi vantaggi
dovrebbe eccitare a parlar loro del vangelo, affinchè i nostri
guai sieno alleviati, ed in parte dimenticati. Z. ‘02-40 |
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PAZIENZA
Fate ogni cosa senza
mormorii.—Filippesi 2:14.
Tutti possiamo avere
nelle nostre naturali disposizioni una tendenza a mormorare, e
borbottare e lamentare per le afflizioni che ci sopraffanno, anche
nel servizio della Verità; ma, più ci sviluppiamo nel carattere
celeste, il Signore aspetterà certamente da noi che ci
conformiamio vieppiù gradualmente al modello messo dinanzi per
noi, in cui le prove e difficoltà del presente saranno molto più
bilanciate dalle sua graziose promesse, e dalla testimonianza del
suo Spirito, che tutte queste cose cooperano al nostro bene,—preparandoci
per la gloria più grandiosa.
Z. ‘02-40. |
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ALLEGREZZA
Iddio ama un donatore
allegro.—2 Corinti 9:7.
Cio è vero non solo
in riguardo ad affari di danaro, come è generalmente applicato,
ma ancora in rispetto a tutte le altre piccole offerte e
sacrifizii per amor sua e la sua causa.
Se noi vogliamo essere piacevoli al Signore e crescere nel
suo favore e intimità, dobbiamo far sì che i nostri cuori si
trovino in una condizione da lui approvata, amata, cioè,
cordialità, allegrezza, prontezza in ogni servigio che possiamo
rendere. Il guaio con
molti cristiani è che non hanno ancora imparato quanto sia
agrande il privilegio datoci in quest’età del Vangelo di gioia,—di
esserci permesso di presentare i nostri piccoli sacrifizii ed
abnegazioni al Signore, colla sicurtà che le nostre opere
imperfette saranno accettevoli a Dio per i meriti di Cristo.
Z. ‘02-42. |
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PURITA’
E non partecipate alle
opere infruttuose delle tenebre, anzi piuttosto arguitele.—Efesi
5:11.
Il nostro rimprovero
per il peccato dovrebbe essere sempre dato per mezzo delle
epistole viventi della nostra vita giornaliera, che, come luce
brillante e risplendente, dovrebbe rimproverare con modi, sguardi,
atti e voce, tutto ciò che tende alle tenebre ed al peccato.
“Così risplenda la vostra luce nel cospetto degli uomini,
acciocchè veggano le vostre buone opere e glorifichino il Padre
vostro che è nei cieli.” Alcune volte è necessario ed anche dovere, di parlare e di
agire in opposizione alle tenebre; ma la luce di una santa vita,
testimoniando la Verità e lo Spirito Santo, è certamente uno dei
migliori modi di riporvare il peccato.
Z. ‘02-74. |
LA
MIA
RISOLUZIONE
MATTUTINA
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Desidero che il mio primo pensiero mattutino sia:
“Che renderò io al Signore per tutti i suoi beneficii che son
sopra me Io prenderò il
calice della salvazione ed invocherò il nome del Singore (per grazia
d’aiuto). Io adempirò
imiet voti al Signore.”— Salmo 116:12-14.
Ricordandomi dell’appello divino, “Adunatemi i miei
santi, i quali hanno fatto meco patto con sacrificio” (Salmo 50: 5), io
risolvo che con la grazia assistente del Signore compirò quest’oggi,
come un santo di Dio, i miei voti, continuando l’opera di sacrificare la
carne ed i suoi interessi, acciocchè io parvenga alla eredità celeste in
coeredità col mio Redentore.
Mi sforzerò d’essere semplice e sincero verso tutti.
Non cercherò il piacere e l’onor proprio, ma quello
del Signore.
Sarò attento d’onorare il Signore colle mie labbra,
affinchè le mie parole siamo untuose e benedette atutti.
Cercherò d’esser fedele al Signore, alla verità, ai
fratelli ed a tutti coloro coi quali avrò ma fare, non solo nelle grandi
faccende, ma anche nelle piccole cose della vita.
Affidando alla cura divina e al governo della
Provvidenza me stesso, e tutti i miei interessi pel mio alto bene, cercherò
non solo d’essere puro di cuore, ma di respingere ogui ansietà, ogni
scontento ed ogni scoraggiamento.
Non mormorerò e nè mi lagnerò di ciò che la
Provvidenza del Signore permetterà, perchè.
“La Fede
può fermamente fidarsi in Lui,
Checchè ne avvenga.”
UN
VOTO
AL
SIGNORE
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1. Padre
nostro che sei nei cieli, sia santificato il Tuo nome.
Che la Tua legge avvenga vieppiù nel mio cuore, e la Tua volontà
sia fatta nel mio corpo mortale. Fidando
sull’assistenza della Tua grazia promessa d’aiutarmi in ogni tempo di
bisogno, mediante Gesù Cristo nostro Signore, io fò questo Voto.
2. Ricorderò
ogni giorno al trono della grazia celeste gl’interessi generali
dell’opera della mietitura, e particolarmente la parte che io stesso ho
il privilegio di godere in quell’opera, ed i cari collaboratori di
“Brooklyn Bethel” ed ogni dove.
3. Faccio
voto d’esaminare più attentamente che sia possibile, i miei pensieri,
le mie parole ed opere, affinchè io sia meglio messo in grado di servire
Te ed il tuo diletto gregge.
4. Faccio
voto a Te che starò all’erta per resistere ad ogni cosa congiunta allo
spiritismo ed all’occultismo, e che ricordandomi che vi sono due
signori, (Dio e Satana) resisterò a questi lacci in tutti i modi
possibili, perchè essi sono dell’Avversario.
5. Faccio
voto inoltre, che colle eccezioni quì sotto, in ogni tempo ed in ogni
luogo, mi diporterò inverso quelli del sesso opposto in privato,
esattamente come farei con loro in pubblico—in presenza d’una
congregazione di popolo del Signore.
6. E
per quanto sarà ragionevolmente possibile, eviterò d’essere nella
medesina stanza solo con chiunque del sesso opposto, a meno che la porta
della stanza si interamente aperta.
7. Eccezioni
nel caso di fratelli—moglie, figlie, madre e sorelle carnali; nel caso
di sorelle —marito, figli, padre e fratelli carnali.