Studies in the Scriptures

Tabernacle Shadows

 The PhotoDrama of Creation

 

DAILY HEAVENLY MANNA

AGOSTO

MANNA 1  AGOSTO 

Morte e vita sono in potere della lingua. —Proverbi 18: 21.

L’influenza della lingua eccede tutta quanta quella degli altri membri combinati; cosichè il frenarla nel servizio de Signore, è la più importante opera del popolo di Dio rispetto ai loro corpi mortali, ed al servizio reso da questi a Dio.  Alcune parole d’amore, di gentilezza, di simpatia—quante volte non hanno cambiato l’intero corso d’una vita umana!—anzi, quanta parte ebbero nel formare il destino delle nazioni.  E quante volte parole cattive, aspre, ingiuriose, causarono ingiustizia, rovinarono riputazioni, ecc., o, come dice l’apostolo Giacomo, incendiarono il corso della natura, destando passioni, desideri, inimicizie, a cui prima non vi si pensava.  Nessuna maraviglia se queste lingue infiammano la Geenna,—la Seconda Morte!  Z. ‘99-75.

MANNA 2  AGOSTO 

Venite, adoriamo, ed inchiniamoci; inginocchiamoci davanti al Signore Nostro Creatore.—Salmo 95: 6.

Noi crediamo essere impossibile per qualunque cristiano di mantenere un appropriato consistente cammino nella vita, e di edificare una struttura di fede e carattere composta, come dice l’Apostolo di “oro, argento e pietre preziose”, senza preghiera; e più ancora, senza regola nella preghiera—saremmo quasi inclinati a dire, senza  inginocchiarsi nella preghiera: e crediamo che le experienze e testimonianze dei più sinceri e migliori del popolo del Signore comproveranno ciò.  Z. ‘99-184.

MANNA 3  AGOSTO 

Separatevi dai popoli del paese.—Esdra 10:11.

Ben disse qualcuno: “Il Cristiano nel mondo è come una nave nell’oceano.  La nave è salva nell’oceano fintantochè l’oceano non è nella nave”.  Una delle più grandi difficoltà della Cristianità d’oggi, è che essa ha ammesso e riconosciuto per cirstiani gli stranieri, i “popoli del paese”.  Questo però produce gran danno non solo ai ciristiani, per il ribasso del valore di queste veraci dottrine (la media dev’essere considerata come regola e loro dottrina), ma nuoce anche agli stranieri, col far credere loro, d’essere completamente salvi e che non abbisognano di conversione, perchè sono esternamente rispettabili, e forse perchè attendono frequentemente al pubblico culto.  Z. ‘99-203.

MANNA 4  AGOSTO 

Il servitore del Signore non contenda; ma che sia mite inverso tutti, atto e pronto ad insegnare, tollerato, ammaestrando con mansuetudine i contradicenti.— 2 Timoteo 2: 24, 25.

Alcuni del dileto popolo del Signore, hanno grandemente danneggiata la loro influenza nelle Verità dando prova di troppa confidenza in se stessi, nel parlare ad altri del piano divino—specialmente ai dotti.  La mansuetudine è sempre un gioiello, ovunque si trova, ed è specialmente necessaria, come arma e fronda della Verità.  Lasciamo adunque che la Verità bombardi con tutta la forza ch’essa può sviluppare, ma sempre con mansuetudine e umiltà; la Verità in forma di domande, sarà spesso trovata più convincente.  Z. ‘00-14.

MANNA 5  AGOSTO

Noi sappiamo che tutte le cose cooperano al bene, a coloro che amino Iddio; i quali son chiamati secondo il suo proponimento.—Romani 8: 28.

Allorquando, il popolo di Dio si rammenta di ciò, dovrebbe accontentarsi della condizione che Dio gli ha dato; non essere indolente, ma contento, quando le sue mani hanno fatto tutto ciò che hanno trovato da fare; non agitato, bisbetico, insoddisfatto, lamentandosi contro Dio e la sua provvidenza.  Può darsi che il Signore ci prepari individualmente per qualche speciale servizio, e che solo le esperienze permesse ne sieno la preparazione.  Ricordiamo ancora, che siamo incompetenti di giudicare le nostre proprie imperfezioni, ed ancor più incompetenti di giudicare quali esperienze sarebbero di migliore aiuto per noi.  Z. ‘00-22.

MANNA 6  AGOSTO

Resistete (apponetivi) al diavolo, ed egli fuggirà du voi.—Giacomo 4: 7.

La nostra fermezza nel rigettare le tentazioni, accresce la fortezza del nostro carattere, non solo per quel momento, ma anche per le seguenti tentazioni; e sconcerta in certo modo il nostro Avversario, il quale trova inutile il discutere con persone di forti convinzioni e positivo carattere; mentre che se tentenniamo e discutiamo con lui, con ragioni ed argomenti, ci troveremo in pericolo di essere vinti, perchè, come dice l’apostolo, il diavolo è un avversario furbo, e “noi non ignoriamo i suoi intenti”.  Pronta, e postiva ubbidienza alla Parola ed allo Spirito del Signore è l’unica condotta per ogni fratello.  Z. ‘00-30.

MANNA 7  AGOSTO

Se alcuno combatte, non è coronato, se non ha legittimamente combattuto.—2 Timoteo 2: 5.

Gesù osservò i tempi, stagioni e metodi di Dio.  Non espose spensieratamente la sua vita, finchè reconobbe dai profeti che la sua ora era venuta per darla nelle mani dei suoi nemici.  Non fece lunghe preghiere presso gli angoli delle vie per essere udito dagli uomini, nè anche esortava la moltitudine con pomposi discorsi; come il profeta indicò, “Egli non griderà nè farà udir la sua voce per le piazze”.  (Isaia 42: 2)  Scelse invece i metodi di Dio, che sono ragionevoli e prudenti, ed effettivi nello scegliere d’infra gli uomini, coloro che desidera che sieno eredi del Regno promesso.  Coloro che vogliono ottenere tale premio, seguano le pedate del Maestro, riempiendosi vieppiù del suo Spirito.  Z. ‘02-265.


MANNA 8  AGOSTO

In qualunque casa voi entrate, dite prima:  Pace sia a queste casa.  E se quivi v’è alcun figliuolo di pace, la vostra pace si poserà sopra esso; se no, ella ritornerà a voi.—S. Luca 10: 5, 6.

Ogni lavoratore nella presente mietitura dovrebbe notar bene in questi versetti, l’ammaestramento del Signore.  La pace deve seguire i suoi rappresentanti, non contese, confusione, tumulto, e risse.  La Verità sarà veramente una spada che solleverà opposizione, tuttavia dovrebbe essere la Verità che causi  opposizione e divisione, e non l’asprezza, o parola od azione scortese da parte dei rappresentanti del Signore.  Sono di già troppo le oppressioni dell’umanità, e tutti coloro che ricevono la Verità, ne dovrebbero ricevere eziandio lo spirito d’essa che parla di pace mediante Gesù Cristo.  Z. ’04-108.

MANNA 9  AGOSTO

Se dunque il lume che è in te, è (diventa) tenebre, quante saranno le tenebre stesse!—S. Matteo 6: 23.

La “mietitura” è il tempo di vagliare il “grano”, un tempo di vagliatura e separazione, e sta a noi a testimoniare del nostro carattere, e “dopo aver compiuta ogni cosa, restar ritti in piè”.  Le prove di questa “mietitura” guidaica o tipica.  Una di queste prove è la croce, un’altra è la presenza di Cristo, un’altra, l’umilità, un’altra, l’amore.  I Giudei furono riprovati perchè non conobbero il tempo della loro visitazione.  Ciò è doppiamente scoraggiante per coloro che avendo una volta visto la luce della Verità Presente, vanno poi nelle “tenebre di fuori”.  Ciò è infedeltà.  Z. ’04-297.

MANNA 10  AGOSTO

Se dunque vi è alcuna consolazione (conforto) in Cristo, se alcun conforto di carità (amore), se alcuna comunione di spirito, se alcune viscere e misericordie; rendete compiuta la mia allegrezza, avendo un medesimo sentimento, e una medisima carità (amore); essendo d’un animo, sentendo una stessa cosa.—Filippesi 2: 1, 2.

Quali.esortazioni son queste per unità, pace amor fraterno!  Queste ci suggeriscono pazienza, tolleranza, gentilezza, utilità e conforto l’un verso lacto nella Chiesa; che abbondi così in tutti lo Spirito del Signore, affinchè ognuno possa fare il maggior progresso possibile nella via diritta.  Cari fratelli e sorelle, siam vieppiù degni del nome Barnaba—Consolatore dei fratelli.  Abbiamo in maggiore abbondanza lo Spirito santo, perchè questo è il beneplacito del Signore; perchè con esso Spirito dimorante riccamente in noi, possiam tutti essere figli e figlie di conforto in Sion, rappresentanti del Padre nostro, e strumenti dell Spirito santo e della Verità.  Z. ‘04-296.

MANNA 11  AGOSTO

Sii fedele infino alla morte, ed Io ti darò la corona della vita.—Apocalisse 2: 10.

Noi dobbiamo attendere un secondo attacco sopra la vera Chiesa (non sul sistema nominale), e ciò potrebbe significare, come nel caso di Giovanni Battista, una seconda ed apparente vittoria completa della Donna babilonese ed il suo amante il mondo, sopra i membri fedeli del corpo di Cristo nella carne.  Certo, non ci dovremmo sorprendere se ciò avvenisse; ma ciò e tutte le cose debbono cooperare al bene di coloro che amino il Signore.  Dobbiamo tutti morire per guadagnare il premio celeste oltre il velo.  La classe di Elia da questa parte del velo, convien che lo sia e sarà vinta, ma la sconfitta apparente, affretterà la gloria del Regno.  Z. ‘04-63.

MANNA 12  AGOSTO

Purgami dai miei peccati occulti.  Preservi eziandio il tuo servitore dalle superbie, e fa che non signoreggino in me. . . . Sieno grate nel tuo cospetto le parole della mia bocca, e la meditazione del cuor mio, o!  Signore, mia rocca, e mio redentore.—Salmo 19: 12-14.

Il Cristiano intelligente dovrebbe ripetere questa preghiera inspirata, per il nettamento dei peccati secreti, affinchè sia preservato dai  peccati della superbia:  e pregando così di vero cuore, stare all’erta contro i principii del peccato e tenere il cuor suo in una condizione pura, andando continuamente alla fontana di grazia per aiuto quando gli necessita.  Colui che cercea di vivere una vita di santità, e di vicinanza al Signore, sol coll’evitare i peccati esteriori o di superbia, e trascura i principii del peccato nella propria mente, è come colui che tenti di fare qualcosa di buono ma in modo molto pazzesco ed irragionevole.  Z. ‘98-22.

MANNA 13  AGOSTO 

Noi adunque facciam l’ambsciata per Cristo.—2 Corinti 5: 20.

Quale dignità di caarattere per  un cristiano quando tiene sempre in mente questo pensiero!  Quale potere trasformatore sarebbe!  Quale assistenza per la nuova natura nella sua battaglia colle basse inclinazioni della vecchia natura, che è abbandonata e considerata come mortà.  “La nostra cittadinanza è nel cielo” dice l’Apostolo.  Quantunque viviamo nel mondo, non ne facciamo parte, perchè abbiamo trasferita la nostra fedeltà e la nostra sottomissione nel Regno Celeste.  Ed ora, come funzionari del nostro Regno, quantunque vivendo nel mondo fra forestieri, come rappresentanti e ambasciatori, dobbiamo riconoscere la dignità e l’onore di questo posto, e il peso della responsibilità, e ricordarci le parole dell’Apostolo, “Tutto quello che voi compite in opera o parola, fate il tutto nel nome del Signore Gesù”.  Z. ’04-72. R3330:2

MANNA 14  AGOSTO 

Basta al discepolo di essere come il suo maestro, al servitore come il suo Signore:  Se han chiamato il padrone della casa Beelzebub, quanto più chiameranno così i suoi famigliari.—S. Mateo 10: 25.

Per quanto la Verità venga annunciata con grazia, è una spada che penetra in ogni direzione, e come predisse il Signore, mette frequentemente in discordia i genitori contro i figli, ed i figli contro i genitori, perchè le tenebre odiano la luce e s’oppongono in tutti i modi.  Riguardando alle istruzioni del Signore su di cio, cioè, del come la più prudente presentazione può essere alla fine mal compresa, sta a noi come fedeli servitori della Verità, di far tutto il possibile per non essere mal compresi, e di far comprendere che non participiamo e nè difendiamo l’anarchia di qualunque sorta; ma al contrario che, noi siamo per la giustizia, la più alta delle leggi, la legge divina. Z.'03-13 R3131:3,5

MANNA 15  AGOSTO 

Or, preghiamo a voi fratelli . . . di pazientare inverso tutti.—1 Tessalonicesi 5: 14.

Questo sembra significare che i più sobrii intellettualmente del popolo di Dio, debbono simpatizzare ed essere pazienti, non solo verso coloro che sono deboli e mancano di coraggio, ma verso tutti; includendo coloro che hanno troppo coraggio e confidenza. . . . Il crescere in conoscenza, ci aiuta a crescere nella grazia della pazienza, ed imitando la pazienza del Padre celeste, siamo in grado d’essere pazienti verso gli alti. . . .Il solo pensiero che il nostro Padre celeste ci ha favoriti e chiamati. dovrebbe renderci estremamente cauti nel cooperare col Signore rispetto a questa chiamata, ed aiutare il più che sia possibile tutti coloro che cercano di camminare con noi nella via stretta, seguendo le orme del nostro Signore.

MANNA 16  AGOSTO 

In ogni cosa redete grazie.—1 Tessalonicesi 5: 18.

Colla condizione del cuore in armonia col Signore, e pienamente consacrato alla di lui volontà, il popolo del Signore non solo deve implorare le sue benedizioni al principio d’ogni giorno, e presentare le sue grazie alla fine, ma in tutti gli affari della sua vita deve cercare di ricordare, che ha dato il suo tutto al Signore, e per fede riguarda a lui in tutti gli affari della vita;— e nella proporzione dell’importanza dei loro affari, devono riconoscere la fede, l’associazione della provvidenza di Dio negli interessi della loro vita, ed in proporzione renderne grazie,  Questa la volontà di Dio inverso noi;— egli vuole che noi viviamo in una tale attitudine di costante vigilanza per la sua volontà e benedizioni; e desidera questo da noi, perchè questa e la più favorevole condizione per il nostro progresso nella via stretta, la quale ci assisterà nel render ferma la nostra vocazione ed elezione. Z.'03-25 R3136:6

MANNA 17  AGOSTO 

Non ispegnete lo Spirito.—1 Tessalonicesi 5:19.

Lo Spirito del Signore fra il suo popolo, è paragonato ad “una fiamma di sacro amore” per il Signore e tutti coloro connessi colla sua causa; questa fiamma è ravivata per mezzo del messaggio divino in ciascuno di noi individualmente, quando siamo generati dallo Spirito santo, ed appartiene perciò, collettivamente alla Chiesa, sotto la guida di quello Spirito.  In proporzione che la Chiesa cresce in conoscenza, amore e amicizia col Signore, questa “fiamma di sacro amore” diventerà una luce nel mondo—una città posta sopra un monte, che non può essere nascosta. Z.'03-25 R3137:2

MANNA 18  AGOSTO 

Provate ogni cosa, ritenete il bene.—1 Tessalonicesi 5: 21.

Quantunque molte cose possono par venire al nostro udito, sotto forma di provezie, o discorsi pubblici, il popolo di Dio deve gradualmente impararsi, a non ricevere ciò che ode senza un dovuto esame e critica; dovrebbe provare tutto ciò che ode, ed esercitare  un descernimento spirituale se il detto è logico e scritturale, o se è una pura congettura e sofisticheria.  Dovrebbe provare tutto ciò che ode, e ritenere ciò che sopporta la prova della Parola divina, e che dimostra essere in armonia collo Spirito Santo; e prontamente rigettare tutto ciò che non può resistere a queste prove. Z.'03-26 R3137:4

MANNA 19  AGOSTO 

Astenetevi da ogni specie di male.—1 Tessalonicesi 5: 22.

L’esortazione è, che tutto ciò che è male, sia sotto forma buona o cattiva, dev’essere resistito ed opposto. . . . L’astenersi di una cosa che è in apparenza del male è un altro pensiero, tutt’affatto differente da quello che l’Apostolo ci esorta d’evitare.  Non solo dobbiamo astenerci dalle cose cattive, qualunque ne sia la forma e l’apparenza, ma dobbiamo astenerci pure per quanto sia possiblie dal far quelle cose che a noi sembrano buone, ma che ai nostri vicini od amici possano parere cattive.  Lo Spirito d’una mente sana, ci detta che non solo bisogna evitare il male sotto ogni forma, ma persino tutto ciò che ha l’apparenza di male, acciocchè la nostra influenza per il Signore e la Verità possa essere maggiore. Z.'03-26 R3137:5

MANNA 20  AGOSTO 

Quello adunque il qual voi servite, senza conoscerlo, io ve l’annunzio.—Fatti 17: 23.

Il metodo dell’Apostolo è degno di imitazione.  Tutte le persone prudenti diffidano delle novità, e sono inclinati a dire che tutto ciò che è prezioso è stato da lungo tempo.  Noi però come l’Apostolo, dobbiamo sforzarci di far vedere che il vero evangelo (la Buona Novella) non è una nuova teoria o teologia, ma la vecchia; non un nuovo, ma il vecchio evangelo, quello preannunziato ad Abramo; quello dichiarato dal Signore Gesù stesso e da tutti i suoi Apostoli.  Mentre noi dimostreremo che gli errori che prevalgono al giorno d’oggi, ebbero la loro origine nelle “età oscure”, dobbiamo dimostrare altresì che non stiamo combinando una nuova teoria ugualmente erronea, ma che avendo abbandonati gli errori delle età oscure, abbiamo adottato invece i primi principii, precetti ed istruzioni dell’Evangelo come annunziati dal Signore e dai suoi autorizzati rappresentanti, gli apostoli. Z.'03-29 R3139:4

MANNA 21 AGOSTO 

Cercate prima il regno di Dio e la sua giustizia.—S. Matteo 6: 33.

L’Israele spirituale del Signore, farà bene se avrà continuamente nella mente questo pensiero, cioè che gli interessi spirituali, devono essere maneggiati e controllati dal punto di vista dell’eterna felicità; dello sviluppo e prosperità spirituali;—dei migliori interessi ed influenze per i loro figli.  Il vero Israelita non solo dovrebbe esitare a seguire ogni suggerimento che lo porterebbe sotto sfavorevoli e profane condizioni, ma dovrebbe essere ancora determinato a non seguir tale suggerimento sotto qualunque circostanza; e che al contrario, il popolo del Signore dev’essere il suo popolo, anche se ciò significasse meno conforti e ricchezze di questa vita presente. Z.'02-350 R3110:6

MANNA 22  AGOSTO 

Non sapete voi che io devo attendere alle cose del Padre mio?—S. Luca 2: 49

Non dovremmo noi avere lo Spirito del nostro Maestro, espresso in queste parole?  I veri santi del Signore non hanno nessun affare proprio, perchè hanno consacrato il loro tutto al Signore.  Maneggiano i loro affari come intendenti del Signore, non però per lasciarli dopo la loro morte, in condizioni prospere, ai loro figli od amici, che forse sarà per loro danno.  Gli affari devono essere maneggiati dall’intendente con più sapienza possibile, prima della sa morte; perchè allora il suo lavoro d’intendente finisce, ed egli ne deve render conto. Z.'03-53 R3148:5

MANNA 23  AGOSTO 

Or però rimangono:  fede, speranza, amore;  e il maggiore di questi è l’amore.—1 Corinthians 13:13

Giacchè l’amore è la cosa più eccellente, così è anche la più durevole . . . Perchè quando noi verremo alla conoscenza di tutto, la fede non cesserà essa?  E la speranza non finirà essa pure quando avremo ragiunto il frutto delle nostre speranze, e saremo possessori della pienezza delle promesse del nostro Padre celeste?  L’amore, però, non cesserà mai, come non ebbe mai principio.  Dio è amore, e giacchè non ebbe principio, così pure l’amore non ebbe principio; perchè esso è il Suo carattere, la Sua disposizione; e siccome Dio vivrà sempre, così pure l’amore rimarrà per sempre. Z.'03-58 R3151:5

MANNA 24  AGOSTO 

Padre Santo, conservali nel tuo nome, quelli che mi hai dati, acciocchè sieno una stessa cosa come noi.—S. Giovanni 17: 11.

Per questo noi comprediamo questa splendida espressione dei sentimenti del Signore, come riferendosi alla Chiesa, otteniamo per di più, dei lampi di gloria della beata unità della famiglia divina.  E’ un’unità di proposito, un’unità di confidenza, un’unità di simpatia, unità d’amore, d’onore e di mutuo possesso e creato.  Il Signore ha di già descritta quest’unità come esistente di già fra lui e il Padre, ma riguardo ai suoi discepoli, questà fu ed è ancora prospettiva; ed il suo appieno compimento è la meta ideale alla quale ci è insegnato di aspirare. Z.'03-77 R3160:3

MANNA 25  AGOSTO

Sappiamo che quando apparirà saremo simili a lui, perchè noi lo vedremo come egli è.—1 Giovanni 3: 2  (Diaglott).

Lasciamo adunque la speranza, che ben presto subiremo il cambiamento della nostra risurrezione, e che diventeremo simili al nostro caro Redentore, e che lo vedremo come Egli è che parteciperemo alla Sua gloria, durante la Sua grande “epifania” o splendore dei figliuoli di Dio, nella gloria del Regno, che ci entusiasmi—lasciamo cotesta, porre dell’energia nei nostri cuori, che sciolga le nostre labbra e che ci fortifichi per l’esecuzione d’ogni nostro dovere e opportunità—di servire il Maestro e la Casa della fede,  Se questa speranza è stata l’Ancora per il popolo del Signore da tanti secoli, oh!  quanto maggior significato ha ella per noi, che vivaimo al presente nel tempo della Sua presenza, aspettando la Sua “apocalipsi”—la Sua rivelazione nella gloria del Regno! Z.'03-151 R3193:6


MANNA 26  AGOSTO 

La carità (amore) . . . è gentile.  (Lamore longanima), si comporta gentilmente.— 1 Corinti 13:4.  Versione diversa.

Non sta al popolo di Dio di denunziare ogni malfattore che in contra per la strada, come non gli aspetta di rinfacciare la mancanza di bellezza a colui che non nè possiede. . . . La cortesia è sempre una parte del carattere cristiano.  Probabile che vi sia della cortesia superficiale nel mondo, ma nel Cristiano, questa non deve esser come semplice vernice, ma deve rappresentare i veri sentimenti del cuore, sviluppati secondo i tratti dello spirito di vita—d’amore.  L’amore conduce alla gentilezza, pazienza, bontà, ecc., ed in caso di disobbedienza esiterà a pronunziare una parola scortese, e eviterà cotesto secondo che il dovere lo permetterà. Z.'03-153 R3194:2

MANNA 27  AGOSTO 

D’ora in poi non conosciamo alcuno secondo la carne.—2 Corinti 5:16.

L’Apostolo non intende dire che non dobbiamo prestare attenzione alle debolezze della carne, siano in noi stessi od in altri membri del corpo.  Tutte le debolezze della carne devono essere combattute, e talvolta richiedono trattamenti rigorosi nell’interesse della Nuova Creatura; ma nondimeno, dobbiamo distintamente differenziare fra la Nuova Creatura ed il suo debole corpo mortale, e dobbiamo amare e simpatizzare col fratelli, mentre puo essere necessario per noi, nel suo interesse, come pure nell’interesse della Chiesa, di rimproverarlo e correggerlo nella sua errata condotta.  La definizione dell’Apostolo del come si possono conoscere le due classi a parte è: che il non rigenerato presterà attenzione alle cose della carne, mentre il rigenerato presterà attenzione alle cose dello Spirito. Z.'03-170 R3202:3

MANNA 28  AGOSTO 

Predica la parola, insisti in tempo e fuor di tempo.—2 Timoteo 4:2.

Ciò non vuol dire che dobbiamo violare le leggi della ragione e della decenza, col’introdurre la buona novella ad’altri in momenti poco propizii e sfavorevoli per loro; ma vuol dire che dobbiamo avere tanto amore alla Verità, un così sincero desiderio di servirla, che noi dobbiamo accettare prontamente e lietamente l’opportunità di annunziarla, ancorchè questo sia inconveniente a noi.  E’ il lavoro principale della nostra vita; ed in questo lavoro poi la vita è secondaria, perciò non dobbiamo rigettare nessuna opportunità per il servizio. Z.'03-189 R3211:2

MANNA 29  AGOSTO 

Voi domandate, e non ricevete; perciocchè domandate male.—S. Giacomo 4: 3.

Impariamo a pregare rettamente, come pure lavorare e sperare rettamente; e per far ciò, siamo svelte nell’intendere, lenti nel parlare, svelte ad osservare la Parola del Signore e la lezione che ci fu già data ed i suoi metodi per istruirci, guidarci e benedirci.  Siamo lenti a indicargli le nostre preferenze; anzi, cerchiamo di ottenere quello sviluppo di carattere cristiano che ci permetterà sempre, non di cercare la nostra volontà ma la volontà e le vie del Padre nostro che è nei cieli. Z.'03-204 R3217:6

MANNA 30  AGOSTO 

Così risplenda la vostra luce nel cospetto degli uomini, acciocchè veggano le vostre buone opere, e glorifichino il Padre vostro che è nei cieli.—S. Matteo 5: 16.

Non solo sarà vero che l’Unto del Signore sarà al di sopra di tutti riguardo il capo e spalle, “il primiero infra dieci mila, ed il più amorevole”, ma sarà ancor vero in alto grado, che tutti coloro che sono intimamente associati coi membri del corpo di Cristo nella vita presente—prima ch’Egli sia acclamato Re di tutto il mondo—saranno abili a riconoscere la larghezza e grandezza di carattere in coloro che il Signore ha scelti per questo posto onorevole negli affari degli uomini.  Tutti quei che saranno capaci di riconoscere, che cotesti erano con Gesù, debbono vedere la larghezza del loro cuore, e le loro altezze morali—devono discernere in essi lo spirito d’una mente sana. Z.'03-206 R3218:6

MANNA 31  AGOSTO 

Se è così, l’Iddio nostro che noi adoriamo, è potente per liberarci dalla fornace del fuoco ardente; e dalla tua mano oh!  re, ci libererà.  E se no; sia noto a te oh!  re, che non adoriamo i tuoi dii, e davanti alla statua che hai eretta, noi non ci prosternaiamo. —Daniele 3: 17, 18.

La risposta dei tre Ebrei a Nabuccodonosor, “l’Iddio nostro il quale noi adoriamo”, è degna di nota.  Essi non solo riconoscevano Dio e l’adoravano, ma ancora lo survivono, secondo l’opportunità che si presentava loro. . . . Risolviamo cari fratelli, come fecero i tre Ebrei, di adorare e servire solo il Signore Iddio nostro, e di non rendere culto e servire il settarianismo sotto qualsiasi forma, nè mammona coi suoi allettamenti, nè premi, nè la fama, nè amici, e nè l’Io.  Iddio “cerca coloro che l’adorano in ispirito e verità”.  Questa è la dichiarazione del nostro Signore e Capo. Z.'99-172 R2496:6

 

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