DAILY HEAVENLY MANNA
SETTEMBRE
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MANNA 1
SETTEMBRE
Ma il Signore gli
disse: va, perchè costui mi è un vaso eletto, per portare il mio
nome davanti alle nazioni ed ai re, ed ai figliuoli d’Israele.—Fatti
9: 15.
E’
appunto perchè vediamo Gesù essere il preferito del Padre, che
ci uniamo a lui; perchè vediamo il carattere del Padre
manifestato in lui, che noi lasciamo tutto per seguirlo. .
Similmente, se noi daimo il nostro aiuto, il nostro appoggio a
qualcuno, relativamente col piano e servizio divino, dovrebbe
essere semplicemente fatto per questo motivo—non per magnetismo
o favoritismo personale, ma perchè i nostri cuori sono stati
aperti dal Signore per riconoscere le guide da Egli indicate.
Z.'03-206 R3218:6 |
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MANNA 2
SETTEMBRE
Avendo voi purificate
le anime vostre, per l’ubbidienza alla Verità, per lo Spirito,
a fraterna carità (amore) non finta, portate amore esteso gli uni
agli altri di puro cuore.—1 Pietro 1: 22.
Il sapere dev’essere
altamente stimato nella Chiesa, e dev’essere rguardato come
un’evidenza di progresso, di sviluppo; poichè nessuno può
fortificarsi nel Signore e nella forza della sua possanza—in
grazia—a meno che non cresca anche in sapere.
Noi stimiamo altamente coloro il cui amore per il Signore e
la sua Verità, è manifestato collo zelo nello studio della sua
Parola, e la cui preferenza con Dio è manifestata coll’essere
essi vieppiù guidati nelle sue cose profonde.
Tuttavia, come nella famiglia terrestre noi amiamo ed
abbiamo cura dei bambini, così nella famiglia della fede i
piccoli e deformi devono essere curati, amati ed aiutati, acciocchè
si fortifichino nel Signore e nella forza della sua possanza.
Z.'03-207
R3219:6 |
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MANNA 3
SETTEMBRE
Io gradisco
misericordia e non sacrificio; e il conoscere Iddio, anzi che
olocausti.—Osea 6: 6.
Colui che dà la sua
volontà, il suo cuore, al Signore, dà tutto; colui che non dà
la sua volontà, che non si sottomette di cuore al Signore, non
gli può offrire nessun sacrificio che sia gradevole.
“Ecco, ubbidienza val meglio che sacrificio,” è una
lezione che dovrebbe essere profondamente impressa nel cuore di
tutti i santificati in Cristo Gesù.
L’avere lo spirito d’ubbidienza è necessario ancora, e
chi lo possiede, non solo obbedirà la volontà divina, ma cercherà
di conoscerla vieppiù, acciocchè possa obbedire in questa.
E’ appunto di questa classe che le Scritture dichiarano,
“Tosto che le tue parole sono state ritrovate da me, io le ho
mangiate”; ed ancora nelle parole di nostro Signore, “Mi
delizio nel far la tua volontà, o mio Dio; la tua legge è
scritta nel mio cuore.”
Z.'03-220 R3225:5 |
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MANNA 4
SETTEMBRE
Non vi è timore
nell’amore; anzi l’amore compiuto caccia fuori il timore;
conciossiacchè il timore ha del troncamento.—1 Giovanni 4: 18,
Diaglott.
E’ veramente grande,
imponente e terrificante, l’influenza della paura, eccetto, su
coloro che hanno imparato a conoscere Dio per mezzo delle passate
esperienze, ed a confidare in lui, anche quando non lo possono
trovare. Il gigante
della paura e della disperazione dev’essere sfidato colla pietra
del torrente, “Egli è scritto”.
La fronda della fede deve sospingere la parola della
promessa con tale forza da uccidere l’Avversario, e liberarci
dal suo dominio. . . . Così armati solo colla Parola di Dio, o
fidando nella sua bacchetta e verga saremo coraggiosi e
risponderemo all’imponente settarismo, come Davide rispose al
Filisteo, “Tu vieni a me con spada:
ma io vengo a te nel nome di Dio.”
Z.'03-329 R3231:1
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MANNA 5
SETTEMBRE
La gelosia è dura
come il sepolcro; le sue brace sono brace di fuoco, che progetta
dell’impetuosa fiamma.—Cantico dei Cantici 8: 6.
La gelosia è uno dei
più grandi nemici che affrontano ogni cristiano. Dovrebbe essere atterrata appena scorta, come un nemico di
Dio, dell-uomo è d’ogni buon principio; e fintantochè la sua
presenza abbia corrotto il cuore anche per un momento, una
purificazione dello spirito di santità ed amore dovrebbe essere
invocata. La gelosia
non è solo un mostro crudele in se stesso, ma i suoi velenosi
artigli sono quasi certi di infliggere pene o dispiaceri agli
altri, sofferenza, e alla fine distruzione a coloro che la nutrono.
La gelosia è peccato e pensiero, malvagità in pensiero,
ed è molto atta a condurre prestamente alla malvagità in azione. La mente, una volta avvelenata dalla gelosia, non può essere
interamente purgata se non con gran difficoltà, talmente rapido,
colora il tutto all’interno, con i suoi medesimi caratteri e
colori. Z.'03-330 R3231:5
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MANNA 6
SETTEMBRE
Male alcuno non ti
avverrà.—Salmo 91: 10.
Nessuna cosa potrà
arrecarci danno. Vi
potranno essere inciampi per i nostri interessi carnali, o
benessere, o corso degli affari nostri; ma quando ci rammentiamo
che non siamo nella carne ma nello Spirito, come Nuove Creature
che il Signore ci ha promesso in tempo debito, il suo Regno,
possiamo comprendere che nessuna influenza esterna può interporsi
coi nostri interessi reali, od interessi spirituali, e nemmeno
impedirci di ottenere la gloria del Regno che Iddio ha promesso ai
suoi fedeli. Solo la
nostra mancanza di confidenza nel Signore e la nostra infedeltà a
suo riguardo, può separarci dal di lui amore e dalle di lui
promesse. Z.'03-331 R3232:1 |
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MANNA 7
SETTEMBRE
Se adunque alcuno è
in Cristo, egli è nuova creatura; le cose vecchie son passate;
ecco, tutte le cose son fatte nuove.—2 Corinti 5: 17.
Queste Nuove Creature
in Gesù Cristo, si conoscono a vicenda non per la carne ma per lo
Spirito. I più
nobili sentimenti, la più alte aapirazioni, tutto ciò che è
buono, vero, nobile, puro, si trova nei loro spiriti e nelle loro
nuove menti, qualunque sian le loro debolezze carnali, Si amano a
vicenda dal loro nuovo punto di vista d’intenzione, volontà
armonia con Dio, e la loro vicendevole amicizia cresce sempre più
quando scorgono l‘un l’altro, la loro energia nel combattere
il buon combattimento della fede contro le cattive influenze del
mondo, della carne e dell’Avversario.
Nessuna lingua, nè penna può propriamente esprimere
l’amore, e l’amicizia che sussiste tra queste Nuove Creature
in Cristo Gesù, delle quali, le cose vecchie son passate, e tutte
le cose son divenute nuove.
Z.'03-333 R3233:4
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MANNA 8
SETTEMBRE
Non sapete voi che l’amicizia del mondo è nemica di Dio?
Colui adunque che vuol essere amico del mondo, si rende
nemico di Dio.—Giacomo 4: 4.
Iddio ha messo questo
fatto in tale posizione che il suo popolo bisogna che ne faccia la
scelta, o perda l’amicizia divina, o quella del mondo; perchè
quelle cose che il Signore ama, sono disgustose al mondo, e le
cose che il mondo ama, cattive azioni, cattivi pensieri, e
maldicenza, sono dell’abbominazione all’occhio di Dio,
e coloro che amano e praticano queste cose perdono la sua amicizia—non
sono del suo Spirito. “Se
alcuno non ha lo Spirito di Cristo, egli non è di lui.
Z.'99-70 R2444:2 |
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MANNA 9
SETTEMBRE
Acciocchè siate
irreprensibli, e integri, figliuoli di Dio senza biasimo, in mezzo
a perversa e storta generazione, nella quale resplendete come
luminari nel mondo, portando innanzi a quella, la parola della
vita.—Filippesi 2: 15, 16.
E’ il dovere
d’ogni figlio di Dio, di essere molto attivo nella
disseminazione della
Verità, in modo che la sua luce risplenda e sia mantenuta attiva.
Che vuol dir cio? Vuol dire che bisogna che prestiamo attenzione alle parole
della vita, acciocchè arriviamo ad un’esatta conoscenza della
Verità, e togliamo accuratamente e fedelmente ogni vestigio di
errore, subito che si faccia apparente a noi—sia questo poi, un
errore in dottrina o nella nostra condotta o conversazione
giornaliera—cosicchè le pura luce della divina verità possa
risplendere senza la più piccola ombra per mezzo di un puro e
trasparente carattere.
Z.'03-358 R3243:3 |
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MANNA 10
SETTEMBRE
Niuna parola lorda
esca dalla vostra bocca; ma se ve ne è alcuna buona ad
edificazione, nel bisogno; acciocchè conferisca grazia agli
ascoltanti.—Efesi 1: 29.
Il depravato desiderio
si nasconde dietro la coscienza e dichiara che è sempre bene
parlare il vero, e per ciò non può essere condannato da Dio; ma
nel condannare la parola malvagia come opera della carne e del
diavolo, Dio intende dire, del parlare di ciò che è falso.
Questo è un grave errore; la diffamazione è diffamazione,
che sia vera o falsa, ed è tenuta in conto come tale, non solo
nella legge di Dio, ma anche nelle leggi degli nomini civili.
La diffamazione non è altro che ciò che è proferito
coll’intenzione d’ingiuriare altri, che sia vero o falso, e le
leggi degli uomini sono in armonia colle leggi di Dio, che tale
ingiuria ad altri è ingiusta.
Z.'99-70 R2444:3 |
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MANNA 11
SETTEMBRE
Chiunque non porto la
sua croce, e non vien dietro a me, non può essere mio discepolo.—S.
Luca 11: 27.
Il portar la croce pel
Signore, consiste nel Fare la volontà del padre sotto
condizioni sfavorvoli. Questo
modo d’agire portò su di lui invidia, odio, malizia, contesa,
persecuzione, ecc., de coloro che si credevano ssere il popolo di
Dio, ma dei quali il Signore che leggeva i loro cuori dichiarò
ch’erano del loro padre, il diavolo.
Giacchè noi camminiamo nella stessa “via angusta” del
nostro Maestro, possiamo con ragione aspettarci che le nostre
croci siano dello stesso genere—opposizioni nel fare la volontà
del Padre nostro che è nei cieli—opposizioni nel servir la sua
causa, o nel lasciare splendere la luce come diresse il nostro
Maestro e Capo. Z.'03-345 R3237:3 |
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MANNA 12
SETTEMBRE
Acquistate le anime
vostre nella vostra pazienza.—S. Luca 21: 19.
“Abbia la pazienza
un’opera compiuta; acciocchè voi siate compiuti ed intieri, no
mancando di nulla,” spiega l’Apostolo Giacomo.
E’ segno adunque, che la pazienza include altre grazie di
carattere—e ne consegue che abbiamo queste sino ad un certo
punto. Fra il popolo
di Dio la pazienza bisogna che sia certamente preceduta dalla fede,
ed il grado di pazienza in generale misura la quantita della fede.
Il cristiano impaziente e nervoso, manca di fede verso Dio;
perciocchè al contrario sarebbe capace di trovare riposo nelle
tenere promesse del Signore, e di aspettarne l’adempimento.
Dopo usata una ragionevole diligenza ed energia, deve
accontentarsi di lasciarne i risultati e tempi e stagioni al
Signore. Z.'03-361 R3245:3 |
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MANNA 13
SETTEMBRE
Ecco, quant’è,
buono e quant’è piacevole, che fratelli dimorino in concordia.—Salmo
133. 1.
Come il nostro
Signore, cerchiamo d’essere pacifichi, e di vivere assieme con
tutti i fratelli nell’unità dello Spirito, nei vincoli della
pace. Facciam sì che le nostre energie e spirito di combattività,
ecc., sieno rivolti contro il grande Nemico e tutti le opere del
peccato, incluse quelle dei nostri membri, la nostra carne
decaduta. Noi, e tutti i fratelli, troveremo così abbastanza impegni
per ogni elemente combattivo della nostra natura, sufficiente
impegno nella guerra, che piacquono di molto al Signore; ed
impiegheremo ogni amabile ed utile qualità da noi posseduta, per
ferfezionarci a vicenda facendo bene a tutti secondo le opportunità,
e specialmente alla famiglia della fede.
Z.'03-363 R3246:5 |
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MANNA 14
SETTEMBRE
Avendo una
conversazione onesta fra i Gentili; acciocchè, là dove maldicono
di voi come malfattori, glorifichino Iddio, nel giorno della
visitazione, per le vostre buone opere, che avranno vedute.
Perchè questa è cosa grata, se alcuno, per la coscienza
di Dio, soffre delle pene patendo ingiustamente.—1 Pietro 2: 12,
19.
Potremo essere mal
detti e disfamati, ma tutti coloro che ci conoscono, che trattano
con noi, dovrebbero trovare per esperienza, la nostra lealtà al
principio, ed il nostro sforzo dì far sì che tanto le parole
della nostra bocca, quanto le meditazioni dei nostri cuori e la
condotta della nostra vita, siano piacevoli al Signore, per un
onore al suo nome e alla sua causa, affinchè Iddio possa essere
glorificato mediante Cristo, del quale sono la gloria ed il Regno
per sempre. Z.'03-365 R3248:1 |
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MANNA 15
SETTEMBRE
Uscite del mezzo di
loro, e dipartitevi, dice il Signore; e non toccate nulla
d’immondo, ed io vi accoglierò.—2 Corinti 6: 17.
Coloro che vivo no
coscienziosamente separati dal mondo in cose spirituali, e
riconoscono come fratelli solo coloro che manifestano la
circoncisione del cuore e l’adozione nella famiglia di Dio,
troveranno se stessi contraditi dai moralisti, liberali, ed altri
critici, come pure dalle masse che odiano la luce, perchè questo
condanna le loro tenebre—dottrinali e d’altra sorte, Tuttavia, qusta è l’unica e miglior via da seguire.
E’ assai meglio che solo i veri Israeliti, sieno
riconosciuti come fratelli, e così, il vero grano sia separato
dalle zizzanie. Z.'99-203 R2512:4 |
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MANNA 16
SETTEMBRE
Il Signore darà forza
al suo popolo; il Signore benedirà il suo popolo in pace.—Salmo
29:11.
Se voi avete prove e
tentazioni che siete
capaci di vincere, e che operano nel vostro carattere pazienza,
esperienza, amor fraterno, simpatia ed amore, gioite ed offrite
una prehiera di ringraziamento e di apprezzamento della pietà ae
dell’aiuto divino. Se le vostre prove sembrano troppe pesanti a supportarsi, e
par che vi shiaccino, raccomandatevi a Dio, e chiedetegli
l’aiuto per sopportare cio che è per il vostro bene, i
liberarvi da tutto cio vi può recar danno.
Z.'96-163 R2006:2 |
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MANNA 17
SETTEMBRE
Cristo in voi,
speranza di gloria.—Colossosi 1:27.
Ogni vero figlio di
Dio deve avere un carattere cristiano, definito, individuale, che
non sia dipendente per la sua esistenza della vita spirituale di
qualsiasi alto cristiano. Egli
deve della Parola della Verità, proclamata ed esemplificata da
altri cristiani, estrarre quei principii di vita, ecc., che gli
diano un carattere stabilito, una individualità, spirituale tutta
sua. L’indivualità
spirituale di ognuno, dovrebbe essere così positiva e definita,
che se anche l’amato fratello o sorella, la di cui vita
spirituale nutrì dapprima la nostra, e la compì nel carattere,
dovesse deperire (che l’Apostolo dice non essere impossibile—Ebrei
6: 4-6; Galati 1: 8), noi vivremmo ancora, essendo capaci di
appropriarci o Spirito di Verità.
Z.'03-375 R3250:6 |
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MANNA 18
SETTEMBRE
La mia presenza verrà
con te, ed Io ti darò riposo.—Esodo 33: 14.
Il Signore è sempre
presente col suo popolo. Egli
pensa sempre a noi, si prende cura dei nostri interessi, ci
conserva nei pericoli, provvede per noi nelle cose spirituali e
temporali, legge i nostri cuori, prende nota di ogni impulso di
amorevole devozione per lui, crea le influenze intorno a noi per
la nostra disciplina e raffinatezza, e sta attento alla più
piccola chiamata d’aiuto, o simpatia, od amicizia con lui.
Egli non lascia mai il suo posto di sentinella, neanche per
un memento; ed è sempre pronto a soccorrerci, sia che lo
invochiamo nelle occupatissime ore del mezzogiorno, o nelle veglie
silenziose della notte; Quanto
è beata la riconoscenza di una sua cotale costante fedeltà!
Nessun vero figlio di Dio, è privo di questa prova della
sua adozione. Z.'03-376 R3251:4 |
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MANNA 19
SETTEMBRE
Santificali nella tua
Verità; la tua parola è Vertità.—S. Giovanni 17: 17.
Il nostro Signore
congiunge il progresso e sviluppo della nostra vita spirituale col
nostro ricevere ed obbedire la Verità, ed ogni figlio di Dio
dovrebbe guardarsi da quei insegnamenti che si dicono d’essere
superiori alla Parola, e che dicono che Cristo o lo Spirito santo
parla ai veri progressivi cristiani indipendentemente dalla
Parola. Questo,
coltiva superbia e vanagloria spirituale, e rende impotenti gli
avvisi e i rimproveri delle Sacre Scritture, perchè i delusi
pensano che hanno un maestro più grande abitante in loro.
Satana, poi prendendo vantaggio della delusione, li guida
prigioni alla sua volontà.
Z.'03-377 R3251:5
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MANNA 20
SETTEMBRE
Così ha detto
l’Alto, e l’Eccelso, che abita l’eternità e il cui nome è
il Santo; lo abito negli altissimi ed in luogo santo. . . . Per
vivificar lo spirito degli umili, ed il cuor dè contriti.—Isaia
57: 15.
Ricordiamoci che il
Signore mai odia, e nè rigetta un cuore rotto e contrito.
Cosicchè, in qualunque difficoltà il popolo di Dio, la
Nuova Creazione, abbia a cadere— se si trova affamato
d’amicizia e perdono del Signore—se il suo cuore è rotto e
contrito, non si disperi, ma si ricordi che Dio ha fatto un
provvedimento in nome del merito di Cristo, che lo rende abile ad
accettare e giustificare liberamente da ogni colpa, tutto ciò che
viene a egli in nome di Gesù—per mezzo della fede nel sangue di
questi. Coloro che
hanno il cuor rotto e contrito, per colpa dei loro peccati, devono
sapere che non hanno commesso ”il peccato a morte”,
perchè la condizione del loro cuore prova questo, come
l’Apostolo dichiara: E’
impossibile che sia da capo rinnovato a penitenza chi abbia
commesso il peccato a morte.
Z.'03-383 R3255:4 |
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MANNA 21
SETTEMBRE
Avvegnacchè io
camminassi nella valle dell’ombra della mort, io non temerei
male alcuno.—Salmo 23:4.
Le pecore della
piccolo gregge non temono male alcuno, perchè sono favorite dal
Signore, perchè egli è con loro, ed ha fatto vedere loro il suo
favore nel prezzo già pagato nella redenzione.
Egli è con loro ancora, colla sua promessa, coklla sua
certezza che la morte non vuol dire estinzione di vita, ma
semplicemente un sonno indisturbato in Gesù insino alla
risurrezione. Nessuna
maraviglia adunque se queste pecore possono camminare nella valle
dell’ombra della morte, cantando melodiosamente nei loro cuori
a Dio, e facendo con tutta l’anima tutto ciò che loda
glorifica e magnifica il suo nome, grand e santo, ed il nome di
Colui che ci amò e comprò col sangue prezioso, del suo figliolo
e ci ha chiamati ad essere coeredi col nostro caro Redentore.
Z.'03-413 R3269:6 |
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MANNA 22
SETTEMBRE
Di certo, grazia e
benignità m’accompagneranno in tutti i giorni della vita; ed io
abiterò nella casa del signore per sempre.—Salmo 23: 6.
La grazia e la
benignità che noi aspettiamo d’oltre il velo, sono di gi
cominciate, e dovono essere così, apprezzati.
Chi non sa nulla delle gioie del Signore nel tempo presente,
non sarà evidentemente preparato per le gioie del Signore nel
Regno, qualunque sieno le benedizioni e gioie che otterrà sotto
l’amministrazione del Regno, durante l’Età del Millennio.
La gioia or dunque e la delizia, che si danno ai fedeli del
Signore, non sono momentance, ma si congiungono colla loro prima
accettazione del Signore, e la loro consacrazione a lui.
La grazia e la benignità del Signore non devono essere
considerate come cose del passato, ma debbono essere conosciute ed
apprezzate come cose del presente. La benignità e la grazia del Signore ci seguono, ci
rinfrescano, ci rafforzano, di giorni in giorno.
Z.'03-413 R3270:5
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MANNA 23
SETTEMBRE
Lottate per la fede
che è stata una volta consegnata ai santi.—Giuda 3.
Il nostro buon
combattimento della fede consiste in una considerevole misura
nella nostra difesa della Parola di Dio, ed include ancora la
nostra difesa del carattere di Dio. Ciò dimostrerà la nostra
volontà di difendere la Verità ad ogni costo, e contro qualunque
numero di assalitori—contro i credi e teorie degli uomini, che
vorebbero mal rappresentare le buone novelle di grande gioia che
il Singore e gli Apostoli hanno annunziato, e le quali saranno,
grazie a Dio, di tutti i popoli.
Come ‘Apostolo dice ancora:
“Io son posto per la defesa della Verità.”
Non possiano fare a meno di difendere la Verità.
La Verità è il rappresentante di Dio, di Cristo, e per ciò
la nostra bandiera, e da veri soldati dobbiamo difenderla insino
alla morte. Z.'03-423 R3274:3 |
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MANNA 24
SETTEMBRE
Assoggetto il mio
corpo, e lo riduco in servitù, acciocchè talora, avendo
predicato agli altri, io stesso non sia riprovato.—1 Corinti 9:
27.
V’è una tendenza
per il corpo, per la carne, di risuscitare dalla sua condizione di
morte apparente, e perciò la nuova natura abbisogna continuamente
di vigilare per mantenerne la’ascendenza, e combattere il buon
combattimento della fede e guadagnarne il premio come vincitrice.
Queste battaglie della nuova mente contro la carne sono
buone nel senso che sono battaglie contro colpe e debolezze
appartenenti alla natura caduta.
Sono un combattimento della fede nel senso che l’intero
corso della Nuova Creatura, è un corso di fede, come l’Apostolo
dice: “Camminiamo
per fede e non per aspetto”.
E’ un combattimento della fede nel senso che nessuno lo
potrebbe continuare contro la propria carne, inclinazioni e
desideri, se non esercita la fede nelle promesse, e nel Signore
come suo aiutante. Z.'03-425 R3275:3
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MANNA 25
SETTEMBRE
Or da lui, voi siete
in Gesù Cristo, il quale ci è stato fatto da Dio sapienza, e
giustizia (giustificazione), e santificazione e redenzione (liberazione).—1
Corinti 1: 30.
Colui che ci ha
redento, che ci ha comprati col sacrifizio della propria vita,
come nostro Profeta e Maestro ci dà, sapiensza col suo
Vangelo, per farci vedere la nostra degradata condizione; e come
nostro aiutante e Sacerdote, prima ci giustifica e poi ci santifica,
e ci consacra, come suoi sacerdoti; finalmente, poi come Re libererà
completamente i fedeli dal dominio del peccato e della morte, e
darà loro la gloria, l’onore e l’immortalità della natura
divina;—perchè Dio ‘risusciterà [da morte] ancora noi per
Gesù.
“Alleluia!
Che Salvatore!”
Veramente egli è
capace e volonteroso di salvare per sempre tutti coloro che
vengono a Dio per mezzo suo. Z.'03-440 R3281:6
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MANNA 26
SETTEMBRE
Un edificio del quale
Gesù stesso è la pietra angolare, sulla quale l’edificio
intero, solidamente costruito, cresce in tempio santo nel Signore,
nel quale ancora voi siete co-edificatoiy in tabernacolo di Dio,
per lo Spirito.—Efeso 2: 20-23.
Ricordiamoci adunque
mentre i giorni scorrono, la nostra triplice relazione e questo
Tempio: (1)
Che siamo ancora in processo di preparazione come pietre
viventi. (2)
Che, come membri del Real Sacerdozio, portanti l’Arca,
stiamo marciando dal tabernacolo nella condizione del Tempio; e
che alcuni del nostro numero sono già entrati in essa, ed altri
sono ancora per via. (3)
Che, come popolo di Dio, il tempo è venuto per noi di
conoscere e cantare con Ispirito ed intendimento, il nuovo cantico
della misericordia, giustizia, amore e verità di Dio.
Z.'03-443 R3284:1 |
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MANNA 27
SETTEMBRE
Non tentare il Signore
Iddio tuo.—S. matteo 4: 7.
Le tentazioni
assalgono sempre il popolo di Dio—suggestioni di fare opere
meravigliosi nel suo nome, provando così a se stessi e ad altri
d’essere i favoriti del Signore.
La lezione per noi da impararsi è che il lavoro che il
Padre ci ha dato da fare, non è un lavoro da convincere il mondo,
o per testimoniare il suo favore verso di noi e la nostra
grandezza in lui, ma piuttosto dobbiamo quietamente e umilmente, e
nello stesso tempo effettivamente, come la ragione e porprietà
permetteranno, lasciare splendere la nostra luce, ed annunziare le
virtù di colui che ci ha chiamati dalle tenebre alla sua
maravigliosa luce; ed invece d’avere il desiderio d’essere
operatori di maraviglie, accontentarci d’essere nella posizione
ragionevole di servitori, ministri della Verità.
Z.'04-9 R3298:5 |
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MANNA 28
SETTEMBRE
Il vostro avversario,
il diavolo, a guisa di leone ruggente, va attorno, cercando chi
egli possa divorare; al quale resistete, essendo fermi nella fede.—1
Pietro 5: 8, 9.
Questo pensiero, della
persecuzione di Satana contro noi, ed il pensiero che contendiamo,
non solamente con carne e sangue, ma con principati e podestà e
spiriti maligni in alto, di potenti posizioni, ci spaventerebbe,
se dall’altra parte non riconoscessimo che con fermezza di
decizione acquistiamo grandi aiuti ed assistenza da altri
invisibili poteri. Dal
momento della nostra decisiva resistenza contro il tentatore e
della nostra decisiva attitudine, a pro del Signore e dell’opera
Sua, ci fortifichiamo nel Signore e nella forza della sua possanza,
perchè, è più forte colui che è con noi da tutti coloro che
saranno contro di noi.
Z.'04-11 R3300:4
L’esitazione dopo
che un fallo è riconosciuto, aumenta il potere della tentazione.
Z.'03-32 R2568:5 |
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MANNA 29
SETTEMBRE
Ogni altiero di cuore
è abbominevole al Signore.—Proverbi 16: 5.
Una delle prove piu
dure della Nuova Creatura è
la conquista dell’amore sua verso lo spirito del mondo
che e sotto la guida dell’alterezza.
L’alterezza mondana sfida la fede in Dio e l’obbedienza
in lui, e solo coloro che sono di buon coraggio e pieni di
confidenza nel Signore possono vincere questo gigante.
E’ necessario anche, che la vittoria sia completa, che
l’alterezza sia totalmente umiliata, uccisa, affinchè non possa
rialzarsi più e distruggerci.
E’ una battaglia individuale, e l’unica arma contro
questo gigante è una pietra del torrente, il messaggio del
Signore, facendoci vedere ciò che è piacevole ed accettabile
all’occhio suo, ed assicurandoci, che chiunque si sarà
abbassato, sarà innalzato, e chiunque si sarà innalzato sarà
abbassato. E come lo
espresse il poeta: “La
vera dignità, cominicia li, dove la vanagloria finisce”.
Z.'03-329 R3231:1 |
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MANNA 30
SETTEMBRE
L’Amor di Cristo ci
ristringe.—2 Corinti 5: 14.
Pare impossibile il
descrivere l’amore in se stesso; il meglio che possiamo fare è
il descriverne la condotta. Coloro
che lo posseggono con i suoi caratteri lo sanno apprezzare, ma non
lo possono spiegare—è di Dio, l’immagine di Dio nel cuore,
nella lingua, nelle mani, nei pensieri, sopraintendendo tutti gli
umani attributi, cercandone completamente il loro dominio.
Come discepoli e scolari di Cristo, noi siamo nella sua
scuola, e la grande lezione che egli ci sta insegnando giorno per
giorno, e quella che dobbiamo imparare competamente per bene, se
vogliamo raggiungere il segno del premio della nostra alta
chiamata, in tutte le varietà e ramificazioni, è la lezione
di amore. Esso
domina e si attribuisce a tutte le parole, e pensieri ed opere
della nostra vita giornaliera.
Z.'03-55,58 R3150:2; R3151:5 |
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