DAILY HEAVENLY MANNA
FEBBRAIO
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MANNA 1 FEBBRAIO
E le tue orecchie udiranno dietro a te una parola che
dirà: questa è la via: camminate
per essa, o che andiate a destra, o che andiate a sinistra.—Isaia
30: 21
Se ci troviamo alla bifurcatura della strada—in
qualche crisi della nostra vita e non sappiamo se dobbiamo andare
a destra, o a sinistra, dobbiamo subito fermarci ed ascoltare la
voce. O in altre
parole dobbiamo rivolgerci subito alla Parola di Dio, e meditando
i suoi precetti e principii, e le sue illustrazione relative al
dubbioso soggetto, cercare di conoscere la volontà di Dio,
domandando anche la guida del Suo Spirito e cercare di portare le
nostre mente in un’attitudine benigna, sottomessa e leale.
Z.'95-6 R1753:2 |
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MANNA 2 FEBBRAIO
Se voi vivete secondo la carne, voi morrète.—Romani
8:13.
Che cosa s’intende vivere secondo la carne?
Noi rispondiamo, s’intende il vivere in conformità e
nella soddisfazione dlle inclinazioni e desiderii della natura
depràvata. Ed il far
ciò è d’abbandonarci sbadatamente alla corrente della nostra
vicchia natura, e cessare di lottare contro di essa.
Appena si fa ciò incomuniciamo adiscendere in senso della
corrente, ed a poco a poco, sentiamo la corente farsi vieppiù
rapida, ela resistenza vieppiù difficile.
Z.'95-8 R1748:3 |
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MANNA 3 FEBBRAIO
Figliuol attendi alle mie parole; inchina l’orecchio
tuo ai miei detti. Perciocchè
son vita a quelli che li trovano, e sanità a tutta la lor
carne.—Proverbi 4: 20, 22.
Pochi riconosono l’influenza della mente sopra il
corpo. Iddio ha così
organizzato i nostri esseri che i pensieri puri, nobili e santi in
generale, non solo hanno un effetto elevato e nobile sopra la
costituzione mentale e morale, ma ancor più un’influenza rinvigòrante
sopra il sistema fisico. Al
conrario, ogni pensiero (ed atto) ingnobile ed impuro ha un
effetto diretto non solo in riguardo alla degradazione della mente
e della morale, ma anche in riguardo alla germinazione del seme
della malattia, di già nella costituzione della razza caduta.
Z.'96-180 R2014:6 |
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MANNA 4 FEBBRAIO
Uscite d’essa o popol mio; acciocchè non siate
partesipi dei suoi peccati, e non riceviate delle sue piaghe.—Apocalisse
18:4.
Chi è degno del nome, “popol mio”, udrà ed
obbedirà la voce del Signore ed uscirà di Babilonia e non
riceverà delle sue piaghe; perchè la sua ubbidienza nel fuggire
appena vede la vera condizione di Babilonia, sarà prova che egli
non fu mai in vero accordo coi di lei peccati.
Coloro che rimangono dopo aver visto Babilonia e le sue
empie dottrine nella luce che ora risplende, saranno considerati
come appoggianti l’empietà e meriteranno completamente le
piaghe, come o ancor di più della classe babilonese delle
zizzanie, perchè hanno avuto maggior luce.
Z.'00-3 R2553:3 |
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MANNA 5 FEBBRAIO
Questa è la volontà di Dio, per voi cioè; la vostra
santificazione.—1 Tessaloniccsi 4: 3.
Andando alle Scritture per assicurarci della volontà
di Dio, troviamo che il gran lavoro che Dio ci domanda non è il
lavoro per gli altri, ma il lavoro per noei stessi, soggiogando,
conquistando e dominando noi medesimi.
Perciò, ogni altra cosa, il nostro servizio per la
famiglia della fede, e la nostra buona volontà con gli uomini, in
casa nostra e fuori, sono suborinati a questo
più importante lavoro per noi stessi.
L’Apostolo inspirato dice, che quantunque predichiamo
eloquentemente il Vangelo ad altri, e quantunque dessimo tutte le
nostre ricchezze ai poveri, o diventassimo martiri per una causa
buona, senza amore, senza lo Spirito di Cristo e del Padre,
sviluppato in noi come il supremo principio della vita, noi saremo
nulla, dal punto di vista di Dio.
Z.'99-4 R2412:1 |
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MANNA 6 FEBBRAIO
Nè da levante nè da ponente nè dal deserto (o dal
mezzo—Giorno), viene l’innalzamento.
Ma Iddio è il
giudice; egli abbassa l’uno ed innalza l’altro.—Salmo 75: 6,
7.
Possiamo avere desiderii ed aspirazioni per cose utili,
che non saranno mai soddisfatti.
Il Signore può vedere che noi potremmo sostenere e
l’onore che cerchiamo. Egli
sa meglio di noi ciò che è buono per noi, e cosi Egli vuole che
noi riposiamo contenti nella sua providenza, non pigri, ma
diligenti; non distratti, ma attenti; non indifferenti, ma pieni
del desiderio intenso e sincero di fare la volontà di Dio; e
tuttavia pazienti sotto la prova, contenti di essere trascurati
(da altri) e dimenticati, ricordandoci che anch’essi servono
quelli che stanno in piedi ed aspettano, e che il Signore nella
sua ora bene scelta, può promuoverci per compiere i suoi fini de
grazia. Z.'95-11 R1756:5 |
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MANNA 7 FEBBRAIO
L’amore non opera male alcuno contro il prossimo:
l’adempimento della legge è l’amore.—Romani 13:10.
Colui che non si trova di cuore, in armonia con questa
legge del Nuova Patto—amore,
pietà, carità, generosità e bontà, manca di evidenza, di prova,
che egli è in ogni senso della parola, accettevole come figlio di
Dio, e coerede con Cristo. Se
non abbiamo amore nei nostri euori per i nostri fratelli e amore
di gentilezza e di benevolenza per tutti gli uomini, ed anche per
gli animali, non abbiamo lo spirito che ci condurrà ai sacrifizi
necessari, richiesti sotto le presente condizioni. Sarà soltanto questione di tempo per quelli che non hanno lo
spirito d’amore, d’essere, completamente dominati
dall’egoismo, non appena sarà spezzato il potere
dell’orgoglio o vanagloria, che li tiene nella via del
sacrifizio. Z.'98-201 R2330:2 |
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MANNA 8 FEBBRAIO
Oh! Uomo di poca fede, perchè hai esitato?—S. Matteo
14:31.
Che occorre per superare questa mancanza di fede, e per
aumentare la fede? Rispondiamo
che come gli apostoli; dobbiamo pregare “Signore accresceci la
fede,” poi agendo in armonia con questa preghiera, ciascuno
dovrebbe coltivare la fede nel proprio cuore:
Prima. col rinfrescare continuamente la memoria colle
promese divine, famigliarizzandozzi con queste nella Parola del
Padre Celeste. Secondo,
cercando sempre più di rocordare che avendo fatto la sua
consacrazione a Dio, queste promesse sono sue, davanti a Dio nella
preghiers, rendendogli grazie.
Z.'00-170 R2642:6 |
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MANNA 9 FEBBRAIO
Ritorna anima mia al tuo riposo; perciocchè il Signore
ti ha retribuito abbondantemente. —Salmo 116: 7.
L’abitudine del pensare del Cristiano ha davvero
molto che fare col suo progresso o regresso spirituale, come è
anche indice del suo stato spirituale; l’abitudine dei buoni
pensieri dev’essere gelosamente coltivata.
Per “abitudine di pensiero” vogliamo intendere la
condizione normale alla quale la mente abitualmente ritorna nei
momenti di riposo mentale (calma dello spirito).
Nel mentre che siamo occupati nei doveri presenti della
vita, dobbiamo necessariamente, rivolgere le nostre energie
mentali al lavoro che abbiamo alla mano, perchè se noi facessimo
qualunque cosa solo meccanicamente, senza concentrarvi il pensiero,
non la possiamo eseguire bene.
Tuttavai se il principio Cristiano è ben stabilito nel
carattere, sarà anche una guida incosciente.
Ma quando le fatiche del lavoro e cura sono sollevate per
un tempo, la stabilità abitudine del pensiero, come l’ago al
polo (ago magnetico) dovrebbe ritornare al suo riposo in Dio.
Z.'95-250 R1885:5 |
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MANNA 10 FEBBRAIO
Sii esempio dei fedeli, in parola, in conversazione, in
amore in ispirito, in fede, in castità.—1 Timoteo 4: 12.
Ogni Cristiano dovrebbe cercare di essere un esempio di
vera copia di Cristo nella sua vita giornaliera, e di essere pien
di zelo nel Suo servizio. Modelli
di perfezione, dell’ultima gloria morale e bellezza di santità,
non possono esservene nella vita presente.
San Paolo non disse; seguitemi o seguiteci; ma disse: “Siate miei imitatori, siccome io ancora lo sono di
Cristo”—1 Corinti 11:1. L’Apostolo
fu un grande esempio di sincera forza di volontà per
l’ottenimento della perfezione, ma non dell’ultima perfezione
che era solo in Cristo; lo zelo dell’Apostolo e la sua intensa
volontà imitiamo ancor noi.
Z.'95-251 R1886:1 |
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MANNA 11 FEBBRAIO
Voi sarete beati, quando gli uomini vi avranno
vituperati, e perseguitati; e, mentendo, avran detto contro voi
ognni mala parola per cagione mia, rallegratevi, e giubilate;
perciocchè il vostro premio è grande nei cieli; conciossiacchè
così hanno perseguitato i profeti che sono stati innanzi a voi.—S.
Matteo 5: 11, 12.
Non si può fare un passo di progresso, senza
l’esercizio di questa grazia della pazienza, perchè le
opposizioni e le persecuzioni sono gli inevitabili compagni
dell’atività nel servizio di Dio, e dovrebbero essere trattati
con ragionevolezza e candore; e quando queste non ottengono il
loro scopo, allora con solenni ammonizioni sui pericoli di tale
corso, il volontario oppositore dovrebbe essere lascuiato a se
stesso, mentre noi ci rivolgeremo ad altri col messaggio della
salvezza. Le
opposizioni che il lezioni di valore per tutti coloro che sono
nello stesso modo provati. Z.'94-368 R1736:6 |
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MANNA 12 FEBBRAIO
Abbia la pazienza un’opera compiuta; acciocchè voi
siate compiuti ed interi, non mancando di nulla.—Giacomo 1:
4.
Nessun progresso si può fare senza che esercitiamo
questa grazia della pazienza; e nessuna altra grazia adorna con
splendore il carattere Cristiano, o vince l’approvazione della
coscienza del mondo, o glorifica l’Iddio di ogni grazie, la cui
Verità ispira essa sapienza.
La pazienza è una magnanima mansuetudine, caldamente
lottando di fermare la corrente dell’imperfezione e
dell’infermità umana, e cerca con tutta la diligenza possibile
di riacquistare la somiglianza di Dio.
La pazienza è lenta all’ira, è benigna, è svelta nel
percepire le vie della Verità, e della giustizia, è pronto nel
camminare in accordo alla verità; si rammenta delle proprie
imperfezioni, e simpatizza colle imperfezioni e mancanze degli
altri. Z.'93-295 R3090:2 |
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MANNA 13 FEBBRAIO
La carità (l’amore), non s’inasprisce, non si
gonfia, non pensa il male .—1 Conrinti
13:5.
Chi trascura i comandamenti di Dio lungo questa linea
di “cattivi sospetti” opera un intreccio per la propria
cattura, quantunque cammini circospetto in riguardo ad altre cose;
perchè un cuore pieno di dubbio e sospetti verso i suoi simili,
è preparato più che la metà di dubitare anche Iddio:
lo spirito di odio e di cattiveria e in guerra con lo
spirito di Dio, il quale è lo spirito d’amore.
O l’uno o l’altro deve vincere.
Lo spirito cattivo deve essere abbandonato, altrimenti
contaminerà la nuova creatura e ne farà un “reprobo”.
Al contrario, se la nuova creatura vince, sarà lungo
questa linea come un “conquistatore;” se i cattivi sospetti
son vinti, metà della lotta contro le difficoltà presenti ed
assedii è vinta. Z.'98-84 R3594:2 |
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MANNA 14 FEBBRAIO
Per le tue parole tu sarai giustificato, e altresì per
le tue parole sarai condannato. —S. Matteo 12: 37.
Tutte le
nostre parole sono considerate dal Signore, come un’indice dei
nostri cuori. Se le
nostre parole sono ribelli, o sleali, o frivole o pungenti senza
gentilezza ingrate, profane ed impure, il cuore ne è giudicato in
accordo, sulla ragione, che “La bocca parla ciò che soprabbonda
al cuore.” Come
esseri imperfetti è imposibile d’essere perfetti in parole ed
atti. Con tutta la
nostra buona volontà alcune volte erriamo in parole ed in atti,
tuttavia con sforzi vigilanti e fedeli dobbiamo cercare di
ottenere la perfetta padronanza dele nostre parole ed azioni.
Z.'96-32 R1938:1 |
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MANNA 15 FEBBRAIO
Chi osserva la Sua Parola, l’amor di Dio è veramente
compiuto nel tale. —1 Giovanni 2: 5.
La prova è l’ubbidienza.
L’amore di dio è perezionato in noi nella stessa
proporzione colla quale osserviamo la Parola del Signore; perchè
se abbiamo ricevuto la mente di Cristo, lo Spirito santo, lo
Spirito di Dio, l’effetto sarà quello di renderci capaci, a
volere adempire la Sua buona volontà, secondo la nostra abilità.
Questa capacità deve crescere man mano che gli anni
tracsorrono. Quantunque
non posiamo sperare di essere perfezionati fintanto che saremo
mutati” e ci sarà concesso d’avere il nuovo corpo nella
risurrezione, tuttavia nel frattempo dobbiamo tenerci in stretto
contatto col Signore nello spirito delle nostre menti, affinchè
possiamo avere la sua costante compagnia.
Z.'97-312 R2236:5 |
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MANNA 16 FEBBRAIO
Per gloria, e per ignominia; per bona fama, e per
infamia; come seduttori, e pur veraci. . . .Non dando intoppo
alcuno in cosa veruna, acciocchè il ministerio non sia biasimato.—2
Corinti 6: 8, 3.
Mentre compiamo il nostro dovere colla nostra migliore
abilità, e quando abbiamo apparentemente la benedizione ed il
favore di Dio su di noi ed i nostri affari, posson sorgere ad un
tratto dei disturbi, succedere delle avversità, il potere delle
tenebre trionfare apparentemente, e possiam per un momento essere
apparentemente colpevoli nel giudizio del nostro prossimo, ed
apparentemente abbandonati da Dio.
Queste experienze ci sono senza dubbio necessarie
quantunque possiam dire,
“Preferisco camminare con Dio nel buio,
Che camminare solo nella luce”
Perchè ciò potrebbe essere una presunzione,
fintantochè non siamo messi sotto dure prove, che svilupperanno
in noi tale fede, tale confidenza, come se tenessimo nella nostra
la mano di Dio, ed avremo fiducia nella divina provvidenza nella
nostra ora più tenebrosa. Z.'01-314 R2886:3 |
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MANNA 17 FEBBRAIO
Prendete sopra voi il mio giogo . . .perciocchè il mio
giogo è dolce, ed il mio carico è leggiero.—S. Matteo 11: 29,
30.
Coloro che portano questo giogo hanno la certezza della
Parola di Dio, che tutte le cose cooperano al loro bene; che più
il carico sarà pesante più grande ne sarà la benedizione e la
ricompensa; che più severe saranno al presente l’esperienze più
brillante sarà la gloria ed il loro carattere, e saranno vieppiù
sicuri d’essere atti per il Regno celeste.
Da questo punto di vista ogni carico è leggiero, perchè
il nostro giogo è apprezzato; e di più, è così facile perchè
il Signore è con noi in questa prova. Z.'00-137 R2625:5 |
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MANNA 18 FEBBRAIO
Il Signore Iddio vostro vi prova, per conoscere se
amate il Signore Iddio vostro con tutto il vostro cuore, e con
tutta l’anima vostra.—Deuteronomio 13: 3.
Il Regno Celest è solo per coloro che per la grazia di
Dio diventeranno nel lore cuore come il Signore Gesù, perchè
ameranno il Signore con tutto il loro cuore, con tutta l’anima
loro, e potranno esclamare: “Non
la mia, ma la Tua volontà sia fatta, o Signore”.
Non vi è altra condizione fuor di quella piena
sottomissione al Signore, che ci possa far degni del Regno
Celeste. Non
dimentichiamo che tutte le cose celesti, le quali “occhio non ha
visto, nè orecchie ha udito e non sono entrate nel cuore
dell’uomo”, sono le cose che Iddio-ha riservate per coloro che
l’amano supremamente.
Z.'98-40 R2258:2 |
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MANNA 19 FEBBRAIO
Ogni cosa è pura ai puri; ma ai contaminati ed
infedeli, niente è puro; anzi la mente e la coscienza loroè
contaminata: fanno
proessione di conoscere Iddio, ma lo rinnegano con le opere,
essendo abbominevoli, e disobedient e reprobate ad ogni buona
opera. —Tito 1: 15, 16.
(Diaglott)
Quanto è terrible questa condizione, e quanta cura
debba prendere il popolo del Signore, non solo d’avere i loro
cuori puri, e le loro menti pure, ma anche di conservare le loro
coscienze molto tenere, in stretto accordo con la Parola di Dio.
Questa condizione può essere solamente mantenuta
giudicando noi stessi con severità e molto frequente, colla legge
che Iddio ci ha data, la quale è la legge d’amore.
“In attimo desidero scrutarne i pensieri
d’orgoglio, e di mondanità.
Il voler vaccillante
tosto controllare,
E la sorgente del male fermar.
Z.'99-214 R2516:6 |
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MANNA 20 FEBBRAIO
Se alcuno crede essere religioso, e non tiene a freno
la sua lingua, la religione di quel tale è vana.—Giacomo 1:26.
Perchè la lingua è l’indice del cuore, “perchè
la boeca parla ciò che soprabbonda al cuore,” perciò, la
lingus sfrenata, parla egoisticamente, invidiosamente, aspramente,
presuntuosamente, calunniosamente, da prova che il cuore è così
pieno di amarezza, manca di santità, d’amore ed è lontana
dallo Spirito di Cristo.—Perciò qualunque ne sia la religione,
questa è vana; perchè quel cuore non è salvo e neanche è in
condizione di salvezza. Ma
il buon medico ci ha dato degli antidoti per il veleno
dell’anima,—medicine che, propriamente prese, secondo le
direzioni, adolciranno tutte l’asprezze del cuore.
Z.'99-215 R2517:2 |
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MANNA 21 FEBBRAIO
Tu sei la mia rocca e la mia fortezza; perciò per amor
del tuo nome, guidami e nutrimi.—Salmo 31: 3.
Dopo che Dio ci ha dato certe lezioni ed experienze,
alcune delle quali vengono a noi sotto condizioni quiete e calme,
l’ordine di procedura potrebbe essere cambiato e l’indizio
delle provvidenze del Signore ci potrebbe guidare a rompere alcune
di queste favorevoli o sfavorevoli condizioni, conducendoci in
nuove circostanze e condizioni.
Il vero Israelita non deve mormorare nè lamentarsi, od
esprimere una scelta; ma deve avere Dio per guida.
Se può discernere le vie della divina provvidenza, anche
trovandosi in una condizione selvagia ancor più arida ed
indesiderabile di quella in cui si trovava, deve seguire la via
del Signore senza cercarne il perchè e con canti di fede e di
confidenza proseguire la via.
Z.'02-249 R3060:6 |
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MANNA 22 FEBBRAIO
Siano i costumi vestri senza avarizia, essendo contenti
delle cose presenti.—Ebrei 13: 5.
SLe pregier egoistiche costano troppo.
Alcuna hanno guadagnato ricchezza e perduto la
Verità ed il suo servizio; altri hanno guarantor salute, a spese
di alte prove non meno severe; altri hanno avuto i loro cari
salvati dalla morte, desiderando più tardi che Dio non avesse
esaudite le loro preghiere;—o, meglio ancora, desiderando che
avessero accettato con confidenza, con contentezza, senza lamenti
la sapienza e la provvidenza di Dio.
L’Israele spirituale dovrebbe usare con discernimento
quelle cose che sono alla sua portata—accettando tutti i doni di
Dio con riconoscenza; ma le loro petizioni dovrebbero essere per
doni spirituali,—includendo la magnanimità e il contentamento
del cuore.
Z.'02-250 R3061:3 |
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MANNA 23 FEBBRAIO
Io ti assenerò e t’insegnerò la via, per la quale
devi camminare; ti condurro, avendo l’occhio sopra te.—Salmo
32: 8.
Una delle più importanti lezioni per l’Israele
spirituale è l’imparare a fidarsi in Dio come guida degli
affari della nostra vita—non tentar mai di fare cosa spirituale
o temporale, senza cercare prima la volontà di Dio in riguardo a
tale cosa . . Stiamo camminando verso Canaan e sappiamo che altre
prove ci aspettano, le quali devono essere sormontate, se vogliamo
essere eredi delle divine promesse.
La lezione per noi è pronto ed intera obbedienza alla
guida del Signore, senza lamentarci—ma con gioia; e ciò si può
aspettare solamente da coloro che hanno imparato le lezioni molto
tempo prima, e sopratutto le lezioni della fede,—confidenza nel
potere, e nella bontà e fedeltà del Signore. Z.'02-251,249 R3062:1; 3061:1 |
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MANNA 24 FEBBRAIO
L’impossibile della legge in quanto che a carne era
debole, Iddio, ha mandato il Su Figlioulo, in forma simigliante
alla carne del peccato, ha condannato il peccato nella carne,
acciocchè il diritto della legge si adempia in noi, i quali non
camminiamo secondo la carne, ma secondo lo Spirito.—Romani 8: 3,
4.
Quale conforto e quale consolazione è in questa
promessa. Queste sono
veramente stupende parole di vita!
Esse ci inspirano la speranza.
Se Iddio accetterò l’intenzioni perfette di cuore,
invece di assoluta perfezione nella carne, allora possiamo
veramente sperare di ottenere quel stato che Iddio ha segnato per
noi—lo stato della perfezione . . . Noi comminiamo secondo lo
spirito, quantunque col nostro corpo mortale non possiamo
camminare secondo i requisiti dello Spirito, le nostre intenzioni
possono essere perfette; e questo, è ciò che il Padre Celeste
cerca in noi, perfetta intenzione.
Z.'02-248 R3060:1
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MANNA 25 FEBBRAIO
L’uomo non vivera di pane solo, ma d’ogni parola
che procede dalla bocca di Dio.—Matteo 4: 4.
Dobbiamo imparare la lezione, che la vita dell’uomo
non consiste nell’abbondanza delle cose che egli possiede—cibo
alloggio, vestimento, ecc., ma, che la sua vita, nel senso più
alto e completo è dipendente dalla sua completa sottomissione al
volere di Dio—ogni ammonizione, ogni parola che procede dalla
bocca di Dio. Ogni
incoraggiamento, ogni promessa, è necessaria allo sviluppo di
coloro che Iddio chiama alla vita eterna come coeredi con Suo
figlio nel Regno Eterno. Quindi,
facciamo sì che come discepoli, e scolari del Signore Gesù ci
ricordiamo vieppiù ed agiamo sopra il suggerimento della Parola
di questo testo. Z.'02-246,248 R3058:5; 3060:4 |
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MANNA 26 FEBBRAIO
Rallegratevi del continuo nel Signore; da capo dico,
rallegratevi,—Filippesi 4: 4.
Non vi possono essere molti Cristiani allegri, nè
questi possono rallegrarsi troppo, se si rallegrano nel Signore.
Questa allegrezza non dev’essere necessariamente rumorosa,
nè necessariamente il contrario.
Essa implica serenità, felicità, pace, piacere
dell’anima; non si intende però che sia una clamorosa
dimostrazione, ciò non è necessario, come alcuni possono
erroneamente pensare. Coloro
che possono sempre rallegrarsi, sono solamente coloro che vivono
molto vicino a Dio, e che si sentono sempre una cosa solo con Lui,
e sentono pure che la Sua cura e protezione son sopra di loro e
che la Sua promessa è sicura, che tutte le cose coopereranno per
il loro più alto benessere come, nuove creature in Cristo
Gesù. Z.'03-7
R3128:2 |
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MANNA 27 FEBBRAIO
La vostra clemenza sia nota a tutti gli uomini.—Filippesi
4: 5.
La parola greca quì tradotta “clemenza” sembra
d’avere il significato della parola ragionevolezza, cioè
di non esigere con troppo rigore i nostri diritti.
Pietà e mansuetudine sono qualità richieste da tutti
coloro che desiderano essere dei membri del Corpo di Cristo.
La fedeltà nell’eseguire nel miglior modo possibile,
tutto ciò che la giustizia richiede da noi, e carità in rispetto
a tutti i nostri requisiti di giustizia degli altri, dovrebbero
essere il nostro sistema; così saremo figli del Padre nostro che
è nei cieli, il quale è pietoso e benigno anche verso
gl’ingrati. Z.'03-7 R3128:2 |
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MANNA 28 FEBBRAIO
Non solleciti di cosa alcuna; ma sieno in ogni cosa le
vostre richieste notificate a Dio, per l’orazione e la preghiera,
con ringraziamento.—Filippesi 4: 6.
Domanda puo essere
fatta. Perchè Dio
non ci dà le cose di cui vede che noi abbisogniamo, senza
fargliene petizione e reclamare l e sue promesse?
E indubbiamente perchè dobbiamo avere l’attitudine di
cuore per ricevere i suoi favori e per esserci di profitto.
Il fatto è che dobbiamo essere sicuri di apprezzare
sufficientemente la cura divina dataci per il passato e per il
presente. Ancor
nell’attitudine di preghiera e di ringraziamento non discerniamo
probabilmente nemmeno la metà delle cause richiedenti la nostra
gratitudine; cause che vedremo fra breve, quando conosceremo anche
come siamo conosciuti. Z.'03-8 R3128:6 |
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MANNA 29 FEBBRAIO
Iddio é carità (amore) e ci dimora nella carità
(amore) dimora in Dio, e Iddio dimora in lui.—1 Giovanni 4:6.
La giustizia colma la piena misura, ma l’amore
comprime, colma, trabocca e supera la giustizia. L’amore per conseguenaza, è qualche cosa che non si chiede,
ma nemmeno alcuno si lamenta per questa mancanza
Ognuno che lo desidera, lo dovrebbe desiderare nel senso più
alto—di ammirazione e di riverenza.
Ma questa specie d’amore è la più costosa, e l’unico
modo d’assicurarcelo è col manifestare quella nobiltà di
carattere, che risplende in altri i quali sono veramente nobili.
Z.'03-8 R3128:6 |
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