Capitolo
7
Le
Ceneri Della
Giovenca Rossa
Asperse Sui
Contaminati.
—
Non è parte dei sacrifizî del Giorno di Riconciliazione
— Non facea parte dei susseguenti sacrifizî pel popolo
— La classe tipificata da cotesto sacrifizio
— L 'Apostolo Paolo, il Sacerdote testimoniante a
riguardo dell'antitipo
— L'aspersione delle ceneri per la purificazione
del
popolo durante il Millennio
— Come sarà effettuata la purificazione. |
|
Dom.
1: Il sacrifizio della Giovenca rossa, era desso in qualche modo dell'offerta pel peccato? Come noi
conosciamo questo?
Una figura della legge
cerimoniale d'Israele, il racconto della quale trovasi in Numeri Capo 19mo, esigeva l'uccisione
d'una giovenca rossa (vacca
giovane) senza difetto, e la quale giammai era stata sottoposta a
giogo dì lavoro. Questa non faceva parte delle offerte pel peccato del giorno di Riconciliazione; infatti,
non era affatto "un'offerta,' poichè nessuna parte d'essa
offrivasi sull'altare del Signore o mangiavasi dai Sacerdoti. Era sacrificata, non però
nel medesimo senso e luogo ove erano sacrificate quelle
offerte — nel Cortile. Nemmeno
[133] veniva uccisa da qualche
sacerdote, e nè il suo sangue era portato nel Santo e nel
Santissimo. La giovenca rossa, era portata fuori del Campo d'Israele, si
uccideva colà e si abbruciava intiera — la carne, il grasso, la pelle ed il
suo sangue ecc., salvo una piccola quantità di sangue presa dal Sacerdote, e asperso per sette
volte verso il fronte del Tabernacolo. — Num. 19:2-17, Leeser.
Dom. 2: Che cosa se ne facevano delle sue ceneri?
Le ceneri della
giovenca non si portavano nel luogo Santo, ma erano lasciate fuori del
Campo, accumulate; e secondo l'apparenza, erano accessibili a tutto
il popolo che ne aveva bisogno. Secondo l'ordinamento di legge, parte
delle ceneri doveano mischiarsi con dellacqua, entro un vaso, e
dovevasi fare uso di un mazzetto d'isopo immerso in questa mistura, per
aspergere l'individuo, le vestimenta, le tende ecc, immondi secondo la legge, e così
purificarli.
Dom.
3: Questo sacrifizio, era in un certo modo relative con i sacrifizî del giorno di Riconciliazione?
In vista di ciò che
abbiamo riferito, a riguardo del sacrifizî del giorno di
Ricconciliazione, i quali tipificano i migliori sacrfizî di questa età Evangelica, (adempiti
dal Sacerdozio regale, dal Cristo, Capo e corpo questa
giovenca, non aveva nessuna relazione con questi, e evidentemente non tipifica nessun sacrifizio
del tempo presente.
Dom. 4: Era questo sacrifizio
differente dai sacrifizî offerti dal popolo d'Israele dopo il giorno
di Riconciliazione?
Il suddetto sacrifizio,
era diverso dai sacrifizî che erano accettati a prò del popolo
d'Israele, dopo il giorno di Riconciliazione, ed i quali, come abbiamo già,
dimostrato, significavano il pentimento ed il rammarico del mondo per i
peccati durante il Millennio, e la loro piena consacrazione al
Signore. L'arsione della giovenca, non ha nessuna relazione con quei
sacrifizî, poichè erano fatti dai Sacerdoti nel Cortile. Dobbiamo quindi ricercare
altrove l'antitipo di questa giovenca rossa, poichè se questa in
qualche modo rappresenta i sacerdoti, per necessità sarebbe stata uccisa da un sacerdote per
dimostrazione di questo fatto.
Dom.
5: Che cosa adunque significa questo sacrifizio? E quale classe viene rappresentata? E come le
loro sofferenze contribuiscono
alla purificazione del popolo di Dio, tanto
in questo secolo come nel futuro? — Ebrei 9:13.
Che cosa adunque
significa il sacrifizio di questa giovenca? Quale classe rappresenta come
sofferente fuori del Campo e sotto qual senso della parola i lora
patimenti contribuiscono alla purificazione del popolo di Dio, —
inclusi quelli che saranno o diventeranno suo popolo durante l'età Millenniale?
Rispondiamo,
che una certa classe del popolo di Dio, non del Sacerdozio
regale, pati per la giustizia fuori dei Campo. Una breve descrizione
di questi, come ancora delle cocenti prove che hanno sofferto,
ci viene data dall'Apostolo Paolo, in Ebrei llmo capitolo. Di costoro,
dopo la narrazione della gesta di un certo numero di loro, egli
dice: "E che dirò io di più? conciossiachè il tempo mi viene
meno, se
imprendo di raccontare di Gedeone e di Barac, di Sansone, di Iefte, di
Davide, di Samuele e dei profeti, i quali per fede vinsero regni, operarono
giustizia, ottennero promesse, turarono Ie gole dei leoni, spensero
la forza del fuoco, scamparono tagli di spada, guarirono d'infermità,
divennero forti in guerra, misero in fuga eserciti stranieri, le
donne ricoverarono per risurrezione i loro morti, ed altri furon
torturati non accettando la liberazione, per essere degni di una
migliore risurrezione;
altri ancora provarono scherni, tanti morirono uccisi di spada, andarono errando
vestiti di pelli di pecore e capre; privati, soniti? e che cosa
implica la dicharazione di San Giacomo afflitti, maltrattati;
dei quali non era degno il mondo." — Ebrei 11:32-38.
[134]
Dom.
6: Questa classe, rappresentata dalla giovenca rossa, è dessa parte del corpo di Cristo, del
Sacerdozio regale?
Qui trovasi una certa
classe, adattabile nella descrizione della giovenca rossa — la quale
classe depose la sua vita fuori del Campo, una classe onorevole in tutto,
non però del Sacerdozio regale. Non facendo parte del corpo del Smo
Sacerdote, non poteva partecipare nelle offerte pel peccato del
"Giorno di Riconciliazione" — e nemmeno poteva essere accolta nella
condizione spirituale, tipificata dal Santo e dal Santissimo. A taluni
sembrerà meraviglioso, che noi dichiariamo con molta certezza, che
questi antichi notabili o dignitary,
non facevano
parte del Sacerdozio regale; mentre che con uguale certezza, dichiariamo
che coloro i quali non sono maggiormente fedeli servitori del
Signore che loro, durante quest'èra Evengelica, sono membri del Sacerdozio
regale. La nostra certezza a riguardo di ciò, è la positiva Parola
di Dio, la quale relativamente alla fedeltà di questi patriarchi, nella
descrizione fatta, aggiunge: "E pur tutti costoro avendo avuta buona
testimonianza per la loro fede, non ottennero la promessa (non ricevettero
la suprema benedizione), avendo Iddio provveduto qualche cosa
di meglio per noi, ond'essi non giungessero alla perfezione senza di noi". —Ebrei
11:39, 40.
Dom. 7: Come possiamo essere sicuri di questo?
Non dovrebbe essere
difficile a comprendere, che sebbene potevano esistere dei Leviti
antitipici, (giustificati ad amicizia per fede nell'espiazione futura)
prima che N. Signore Gesù venisse nel mondo, non vi potevano però essere
dei sacerdoti antitipici, perchè Egli era il Capo o Smo Sacerdote, ed
era preeminente in tutto. Egli fece l'espiazione per le imperfezioni
del suo corpo, la sua casa, prima che ad alcuno fosse possibile divenire un suo fratello e
membro del Regal Sacerdozio.
Lo stesso N. Signore,
espose il fatto positivamente, e dimostrò chiaramente la linea di
limitato confine tra i fedeli che lo precedettero, e quelli che l'avrebbero
seguito, camminando nelle sue orme, diventando cosi suoi coeredi. Nostro
Signore Gesù, cosi disse di Giovanni Battista: "In verità vi dico,
che nessuno sorse, nato da donne, maggiore di Giovann Battista;
nondimeno il minimo nel Regno dei cieli è più grande di Lui. (Matteo
capitolo 11:11) Giovanni Battista apparteneva a cotesta classe
della giovenca rossa, la quale ha patito fuori del Campo, sino alla morte, e
non aveva perciò nulla che fare con i migliori sacrificî del Regal Sacerdozio,
durante li giorno d'Espiazione. Il grasso e gli organi
vitali che offrivansi in sull'Altare di Dio, nel Cortile, ed il sangue dei
quali si portava nel Santissimo, erano tipi di coloro che divengono
nuove creature in Cristo Gesù, e membri del suo corpo, la chiesa, coeredi con Lui, nel tutto.
Dom. 8: Che cosa era tipificato dalle ceneri
della giovenca?
Ma mentre che questi
antichi dignitarî, ín verun modo o senso
della parola,
fanno parte delle offerte pel peccato, hanno però relazione con la
purificazione dal peccato. Le loro ceneri, (la conoscenza ed il
ricordo
della loro fedeltà sino alla morte) miste con l'aqua della verità, e
applicata
col purificante isopo, sono preziose purificando e santificando tutti coloro che
desiderano venire in piena armonia con Dio — e aspergendo
i contaminati, santifica alla purità della carne". Queste lezioni però della loro fedeltà del passato, non sono preziose da per sè
stesse per noi, ma soltanto
lo sono mediante le offerte del Giorno di Riconciliazione, ed
in relazione con esse, alle quali l'Apostolo si riporta, [135]
come il "sangue dei
becchi e di tori". Non solo, il ricordo e le lezioni di fedeltà di questi antichi
dignitari, (rappresentate dalle ceneri della giovenca rossa) hanno per
noi, una potenza santificativa di già, ma esse saranno applicabili, e si avrà della benedizione in più vasto significato, pel mondo del genere umano in
generale, durante il Millennio.
Dom. 9: Quale sarà la posizione o il grado degli
antichi dignitarî?
Come abbiamo visto
altrove, il divino ordinamento è quello, che questi antichi dignitari,
il maggiore dei quali ha minor onore del minimo nella fase spirituale
del Regno, occuperanno non di meno in posto d'alto onore e
distinzione sotto questo regno di Dio, come suoi agenti e rappresentanti. Poichè
essi saranno "principi sopra tutta la terra", gli agenti dei
giudizi del Regno, ed i canali delle benedizioni a "tutte le
tribù della terra". Cosi dunque, ia fedeltà di coteste notabili
persone,
era rappresentata dalla raccolta delle ceneri della giovenca rossa, come
se mantenute In riserva per uso futuro, di preziose lezioni di esperienza,
di fede, ubbidienza, fiducia ecc., le quali applicate al mondo del genere umano,
che cercherà della purità nel secolo futuro, lo santifichera e lo
purificherà — non però senza i sacrifizî del Giorno di Riconciliazione,
unì in relazione ed in base a questi.—Salmi 45:16.
Dom.
10: Chi era testimone dall'arsione della giovenca? E che cosa faceva?
Durante l'arsione della
giovenca, un sacerdote era testimone, il quale prendeva del cedro
ed un ramo d'isopo e un filo rosso, e li gettava nel mezzo della giovenca che ardeva.
Dom.
11: Che cosa tipificasi dal legno di cedro, dal ramo d'isopo, e dal filo rosso?
L'isopo rappresenta la purificazione, il legno di
cedro, sempre verde, simbolizza la vita eterna, ed il filo rosso, il
sangue di Cristo.
Dom.
12: Perchè gettavansi nel mezzo della giovenca ardente?
Il getto di queste tre
cose, in mezzo alla giovenca ardente, indica che l'ignominia
accumulata su gli antichi dignitarî,
i quali furono lapidati,
segati ecc., e dei quali il mondo non era degno, ha permesso che
il merito del sangue prezioso, la purificazione della verità ed il dono
della vita eterna, fosse calcolato a loro a tempo debito, e che dopo morti, sarebbero
calcolati come puri, giustificati e gradevoli.
Dom. 13: Che cosa sembra
essere tipificato dal testimone sacerdote,
che approvava l'arsione, e prendeva del sangue per aspergerlo innanzi alla
porta del Tabernacolo?
Il Sacerdote (non
però Aaronne, che tipificava il Signore Gesù) il quale presenziava,
riconosceva ed approvava l'arsione della giovenca ed il quale prendeva del
sangue di essa e l'aspergeva di fronte alla porta del Tabernacolo, sembra
che abbia un antitipo relativo a quel gran Sacerdote di S. Paolo, il
quale con l'aiuto di Dio, (il nome Eleazar significa "aiutato da
Dio") non solo ha dimostrato a noi l'identità per le offerte
pel peccato fatte nel giorno di Riconciliazione, ma ancora nei suoi
scritti, dimostrò (Ebrei 11) quel che ci rende capaci di identificare
il sacrifizio della giovenca rossa, come tipificante gli antichi dignitari.
E così ne asperse il sangue innanzi al Tabernacolo, indicando che
la loro vita, era in appiena e perfetta armonia con la condizione del
Tabernacolo, quantunque costoro per non essere vissuti nel tempo di
quest'èra di alta vocazione, non ebbero il privilegio di divenire membri del corpo del Gran
Sommo Sacerdote, del Regal Sacerdozio. [136]
Dom.
14: Che cosa tipificasi nella scelta d'una giovenca rossa, mai sottoposta
al giogo?
Il fatto che la giovenca
rossa non era stata mai posta al giogo di sòma, rappresenta una
classe di persone, che nelle loro menti almeno, eran liberi della servitù
del Patto della Legge. Benchè molti degli antichi dignitari,
nacquero sotto il Patto della Legge, e per conseguenza eran sottoposti alle
condizioni e alla condanna di esso patto, a cagione però
dell'imperfezione della carne, noi vediamo che Iddio li giustificò per la fede
come figli del fedele Abraamo. Questo, ne è attestatò ed è
perfettamente confermato dall'Apostolo, quando dice che: "Tutti costoro
ottennero l'approvazione dí Dio mediante la fede" — sentenza del bravo, una
testimonianza che compiacquero a Dio, e che Egli provvide per loro
delle benedizioni, in armonia con la Sua promessa — sebbene dar
loro queste benedizioni non era possibile allora, ma dovevano attendere,
per riceverle mediante la progenie spirituale di Abraamo — il Cristo.
Dom. 15: Perchè sceglievasi una giovenca e non
un giovenco? E perchè questa doveva essere rossa?
Riguardo poi che questo
sacrifizio dovea essere una giovenca, e non un giovenco, lo
è, per distinguere questo, dal gran sacrifizio del giorno di
Riconciliazione, che doveva essere esclusivamente un giovenco. Che
la
giovenca doveva essere rossa sembra insegnare, che gli antichi
dignitarî
non erano senza peccati, e perciò accettati da Dio, prima del sacrifizio
del giorno di Riconciliazione, ma che erano "peccatori come il
rimanente." Il fatto della purificazione e della giustificazione
per fede, dimostrasi come
antecedentemente esponemmo.
Dom. 16: Per quali purificazioni speciali,
ordinavansi le ceneri della giovenca?
Le purificazioni per le
quali eran ordinate queste ceneri della giovenca rossa, sono di speciale
genere ; erano ciòe speciali per coloro che venivano a contatto
coi morti. Questo sembra indicare, che queste ceneri non destinavansi
per togliere la colpabilità della persona; no la sua colpabilità
morale, poteva purificarsi solo col valore dei sacrifizî del giorno di
Riconciliazione. La purificazione, per cagione di contatto coi morti, sembra
significare che questa purificazione, realizzata dall'esperienza degli antichi
dignitarî,
sarà specialmente applicata al mondo del genere umano, durante il
Millennio — sintanto che il mondo cerca di liberarsi dalle
contaminazioni della morte Adamica — sintanto che cerca di acquistare la
perfezione umana. Tutti i difetti della condizione depravata, sono del
contatto colla morte; tutte le debolezze di costituzione fisica, e i difetti
d'eredità, sono dei contatti colla morte. Ed è per la purificazione di
tutto ciò, che si adopereranno le ceneri della giovenca rossa, per tutti
coloro che vogliono divenire popolo di Dio. Come le ceneri si
accumulavano in luogo pulito, cosî ancora i risultati delle penose condizioni
degli antichi dignitarî
saranno dei depositi di benedizioni, insegnamenti ed
aiuti, con i quali, gli antichi dignitarî, quando saranno posti come
"principi" nel Regno, aiuteranno l'opera di ristabilimento. Ogni
redento peccatore, desiderando purificarsi perfettamente, deve non solo
lavarsi in acqua (nella verità) , ma ancora deve applicare a se stesso,
gli insegnamenti di questi "principi" — tipificati dalle ceneri
aspersive della giovenca, che rappresentano le preziose lezioni di fede e
di obbedienza, e le quali questa classe di dignitari apprese per esperienza.
— Lev. 14:4, 49; Esodo 12:22; Salmo 51:7; Ebrei 9:19.
F
I N E.
Contenuto
- Prefazione
- Capitolo 1 -
Capitolo 2
- Capitolo 3 -
Capitolo 4
- Capitolo 5 -
Capitolo 6
- Capitolo 7
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