DANIELE, giovine
Israelita, condotto prigioniero a Babilonia insieme con altri, divenne più tardi Profeta di Dio. Re Nabucodonosor sognò
un sogno
impressionante che al suo risvegliarsi non poteva ricordare: ed invano all'uopo si
rivolse ai suoi "Saggi". Infine Daniele, guidato dal Signore,
disse il sogno e ne diede
l'esatta interpetrazione.
—Daniele 2:1, 5, 26-30.
E sogno ed
interpetrazione ci interessano altrettanto se non più che Nabucodonosor. Nel
suo Sogno il Re aveva visto una enorme Statua: la testa era d'oro, il petto e le braccia di argento, il
ventre ed i fianchi di rame, le gambe di ferro, ed i piedi in parte di ferro ed in parte di argilla a quello commista.
Indi una pietra staccatasi dal monte senz'opera di mano, era precipitata sui piedi della Statua. E
l'Immagine era crollata, tritandosi ìn polvere minutissima che il vento si portò via. La pietra poi
crebbe fino a divenire un monte che tutta empiè la Terra. —Daniele 2:31-35.
La divina interpetrazione
data da Daniele, spiega che la testa della Statua era il Regno di
Babilonia; il petto e le braccia, il Regno Medio-Persiano; il ventre ed i fianchi, l'Impero Greco che seguì a
quello: le gambe il susseguente Impero Romano: i piedi, il Santo Impero Romano ed i suoi successori: il ferro
dei piedi, il poter civile; e la creta commista al ferro, il potere ecclesiastico dei nostri giorni. Visto ciò,
noi ci troviamo ora nel tempo delle dieci dita dei piedi o divisioni della Statua.
La pietra rappresenta il
Regno di Dio, che i piedi d'argilla e ferro raffiguravano. Essa rappresentava la Chiesa Eletta di Dio, costituita fra
Giudei e Gentili, e fra ogni altra Nazione e Denominazione, per istituire il Regno del Messia. E fra breve
questo Regno sarà stabilito in grande gloria e potenza, ed i Regni di questo Mondo spariranno come per incanto. Il
Regno del Messia crescerà allora fino a riempire tutta la Terra, avendo tutto sotto la sua signoria, e
suppressando ogni peccatore
recidivo colla Seconda Morte.
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