QUESTA parabola raffigura le condizioni del Re­gno, dopo che la Chiesa verrà glorificata ed il Regno di Dio stabilito sulla terra, il quale comincerà, "Quando il Figliuolo dell'Uomo verrà nella Sua gloria, con tutti i santi angeli." Allora tutte le Nazioni, comprese quelle che ora dormono nella morte, compariranno innanzi al Seggio giudicatore di Cristo, per istabilire la loro inclinazione o meno, a porsi in piena armonia con Dio, e riceverne la grazia della "Vita Eterna", o per essere distrutte nella Seconda Morte.

Quelli di disposizione caprina, che persisteranno nell'errore, cadranno in disfavore del Messia, disfavore rappresentato dalla Sua mano sinistra. Alla fine del Millennio, la separazione sarà compiuta sull'intera razza umana, e ciascun individuo sarà stato assegnato all'una delle due classi: Una di esse sarà ricompensata col dono di Dio, "la Vita Eterna," l'altra, indegna di tale dono, riceverà il castigo, cioè la distruzione,—kolasin, sarà troncata dalla vita. "L'anima che avrà peccato, quella morrà."—Ezechiele 18:4, 20.

Tale distruzione è simbolicamente rappresentata dal fuoco, e fu raffigurata dai fuochi della Valle di Hinnom (mal tradotto Inferno), ove s'incenerivano i rifiuti di Gerusalemme. La Valle di Hinnom, (Greco, Geenna) era un tempo ben profonda. V'eran gettati soltanto cadaveri di bestie ed anche dei più perversi criminali. Essa simbolizzava la distruzione d'ogni speranza, — l'annichilimento. Gesù usò Gerusalemme a raffigurare la nuova Gerusalemme. La Valle di Geenna raffigurava la Seconda Morte, dalla quale non vi sarà redenzione — nè ricuperazione.

Geenna fu un tempo chiamata Tofet. Quando Israele diventò idolatro, l'immagine di Moloc fu eretta colà, e fanciulli vennero arsi vivi tra le sue braccia, con diabolico sacrificio. Il buon Re Giosia la contaminò, destinandola ad accogliere i rifiuti.

I nostri padri fedeli ci fornirono d'idoli anche peggiori, idoli del Credo! E c'insegnarono a sacrificare a questi milioni di pagani, e gli infanti non eletti. Ma, grazie a Dio, han fatto il loro tempo, chè oggigiorno abbiamo una più sana visione di Dio ed una più esatta interpetrazione della Bibbia.

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