LE
parabole di Gesù si riferiscono principalmente al
Suo Regno. Alcune dimostrano come agli.
Ebrei
fosse negata l'eredità di esso, ed i Gentili ne divenissero
partecipi. Altre dimostrano che le violenze patite durante questa Età, sono in parte preparazione, per la
classe che le ha sofferte, "Il Regno del Cielo tollera violenza" —I violenti lo hanno dominato
per secoli colla forza.
La parabola del figliuolo del Re dimostra che gli Ebrei ebbero la
prima occasione d'esser coeredi del Messia
nel suo Regno. L'invito fu indi rivolto ai Gentili, i quali, pochi,
veramente, saggi e sapienti, si preparano da
19 secoli al Regno del Messia. —"Non sapete voi che
i Santi
giudicheranno il Mondo?" —1 Corinti 6:2.
La parabola de "La veste nuziale" rappresenta la
fede
in Dio, in virtù di Cristo. Colui che se ne spogliò, fu espulso dal
corteo nuziale: sorte questa riserbata a quanti rinnegano il sacrificio di
Cristo ad espiazione dei loro peccati.
Essi saranno relegati dalla luce della "Verità
Presente" nella più recondita oscurità del Mondo
e finiranno per realizzare la loro perdita del Regno "col
pianto e collo stridore dei denti."
La perla di gran prezzo illustra il valore inestimabile del
Regno —
che vale il suo prezzo — cioè tutto quanto ci appartiene.
La parabola del "Campo dí grano" del
Regno, rappresenta la Chiesa
nell'Età presente. Il grano, quasi affogato dalle zizzanie dell'errore,
venuto in fine a maturamento e
raccolto nel granaio celeste, sarà il Sole di Giustizia, che
segnerà il nuovo Giorno del Regno Messianico.
—Matteo 13:43.
La
parabola "dei Talenti" ci dimostra come chiunque consacrato
discepolo di Gesù, sia fattore di sue virtù, e che
avrà nel Regno una parte pari alla sua fede. L'uso con fede di
quel pò di talento di cui disponiamo attualmente, potrà facilitare la
benedizione avvenire del Mondo. —"Io
ti farò regnare sopra molte cose." —Matteo
25:21.
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LA PARABOLA DEI
TALENTI.
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